Savt, una serie di incontri per pensare il modello futuro della Valle d’Aosta
Una serie di incontri con le associazioni di categoria, le istituzioni ed i partiti e movimenti politici valdostani per presentare il nuovo gruppo dirigente eletto ma soprattutto per confrontarsi e concertare il modello economico-sociale che dovrà caratterizzare la Valle nei prossimi anni, anche per dare reali prospettive occupazionali ai giovani valdostani, che sempre più spesso si trovano obbligati a cercare lavoro altrove.
L’iniziativa è stata lanciata dal Savt con l’obiettivo – scrive il sindacato – di impegnare tutte le parti in causa a dare vita ad iniziative per promuovere lo sviluppo culturale e socio-economico, salvaguardare e incrementare i livelli occupazionali del sistema Valle d’Aosta e di aumentarne il gettito fiscale, in particolare promuovendo l’imprenditoria nel mondo privato – soprattutto nel settore turistico – che nel futuro dovrà diventare uno dei maggiori volani del sistema economico valdostano.
“Il bilancio regionale 2020/2022 e la ripartenza dei lavori del Consiglio per le politiche del lavoro – scrive ancora il Savt – rappresenteranno due momenti fondamentali per dare il via a tale percorso. È però fondamentale che tutto questo venga realizzato andando a tutelare e a valorizzare quelle che sono le prerogative che derivano dallo Statuto speciale di autonomia della Valle d’Aosta, vera risorsa intorno alla quale si deve costruire e caratterizzare il nuovo sistema economico/sociale/produttivo della nostra amata Regione”.
Anche perché, prosegue la nota, “in un momento in cui si parla con insistenza di autonomie differenziate per altre regioni italiane, sarebbe paradossale che la Valle d’Aosta non difendesse e non rivendicasse con forza l’applicazione di quelle proprie prerogative e particolarità che le hanno permesso di rappresentare fino ad oggi un modello positivo, tra l’altro, nel mondo del welfare e della sanità, settori che devono essere salvaguardati e nei quali non si può correre il rischio di vedere un peggioramento dei servizi offerti”.
Superare le divisioni
Da qui l’appello all’unità di intenti, con il Savt che “auspica che a livello politico vi sia la capacità di ricompattarsi intorno a questi principi e valori, superando divisioni che avevano alla loro base tutt’altre ragioni”.
Percorso che, dice il sindacato, è già cominciato da parte con una serie di positivi incontri con le Segreterie di Cgil, Cisl e Uil in cui, oltre ad illustrare i temi sui quali il Savt vorrebbe confrontarsi nei prossimi anni, sono stati occasione “per ribadire la volontà e l’importanza di continuare ad operare in un’ottica confederale per la difesa dei lavoratori e dei cittadini, pur nel rispetto delle diversità storiche e culturali che caratterizzano le diverse sigle sindacali”.