Sciopero scuola, anche gli educatori del Convitto in piazza. “Dimenticati dalla riforma”
C’erano anche gli educatori del Convitto regionale Federico Chabod questa mattina in Piazza Deffeyes a manifestare per il rinnovo del contratto e contro la riforma della scuola avviata a livello nazionale e poi a cascata in Valle d’Aosta. I 34 istitutori di cui 9 precari hanno un motivo in più per protestare: riconosciuti dalla legge come insegnanti di scuola primaria sono stati dimenticati dalla riforma de “La buona scuola”.
“Il nostro inquadramento permane quello della funzione docente ma nella Legge 107 non è contemplato” spiega Gabriella Massa “Non possiamo accedere così ad esempio al bonus formazione e anche noi, come tutte le scuole, abbiamo una grossa parte del corpo educatori che è precario e che rischia di essere lasciato a casa, nonostante abbia i titoli e abbia maturato competenze”.
Nelle scorse settimane il personale educativo del Convitto ha scritto al Presidente della Regione per segnalare le ripercussioni della riforma chiedendo la stabilizzazione dei nove precari, anche attraverso un corso abilitante da organizzare a titolo gratuito con risorse interne all’istituzione, e l’estensione – c’è già una sentenza del Giudice del lavoro che va in questa direzione – del bonus formazione e la premialità per i prossimi anni scolastici.
Nella missiva, in particolare, gli educatori del Convitto ricordando come il numero degli utenti sia in costante e progressivo aumento, sottolineano il servizio di eccellenza storicamente garantito dall’Istituzione alla comunità valdostana.