“Scrivere nel 900”: a Verrès un’esposizione ripercorre un secolo di scrittura

07 Aprile 2009
Qual è lo strumento del mestiere che accomuna il giornalista e lo scrittore? Oggi diremmo il computer per farla breve, visto il proliferare di tecnologie dietro le quali è difficile stare. Senza ombra di dubbio la macchina da scrivere rimane il mezzo che ha fatto la storia dello scrivere, e sono ancora molti, scrittori e giornalisti o semplicemente nostalgici, che fanno fatica a staccarsene. Gli strumenti dello scrivere nel novecento, le prime macchine prodotte in Italia, e quelle utilizzate dai più importanti giornalisti del nostro secolo tra cui Indro Montanelli, Enzo Biagi, Feltri, Emilio Fede, ed altri scrittori che attualmente ancora utilizzano questi mezzi come Luca Di Fulvio Carla Vangelista e Alda Merini saranno protagonisti della mostra “Scrivere nel 900” allestita nel salone delle Murasse di Verrès. L’inaugurazione dell’iniziativa, che rimarrà visitabile dal pubblico fino al 19 aprile, è prevista mercoledì 8 aprile.

L’allestimento è contraddistinto da diverse aree tematiche: ci sono le macchine per le scuole di dattilografia, quelle con le tastiere colorate, le prime del 1920 con la prima M20 prodotta in Italia dalla Olivetti (acquistata in Valle d’ Aosta nella ultima scuola di dattilografia); nell’area storica saranno esposte le penne ed i pennini con le loro particolari caratteristiche storiche, strumenti ormai abbandonati e non conosciuti dai giovani. A disposizione per il piacere personale ci saranno penne storiche e calamai per la scrittura di una lettera o poesia personale. Una parte didattica propone ai giovani visitatori una serie di macchine con la guida sonora del disco 33 g. “Musica per parole” di Mario Soldati, con le quali potranno cimentarsi nella scrittura di una lettera didattica o personale.

Il viaggio nella storia della scrittura del 900 continua con altre curiosità: la trasformazione delle parole in scrittura è stata possibile ad esempio con l’avvento del Dittafono, strumento di registrazione della voce. Alla mostra sarà esposto per la prima volta il Refer Olivetti funzionante con bobine magnetiche e microfono. Il percorso espositivo presenta inoltre poster del 900 rappresentanti le pubblicità dell’epoca.

Tra gli appuntamenti inseriti nell’ambito della mostra figura quello di giovedì 16 aprile, serata in cui sarà presentato il libro scritto da Michela Ceccarelli "Joséphine Duc Teppex 1855 -1947" edizioni Le Château, dedicato alla prima giornalista della Valle d’ Aosta. Per l’occasione sarà eccezionalmente esposta la macchina da scrivere perfettamente funzionante, utilizzata dalla scrittrice: la Mercedes n. 5 del 1908.

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