Servizi agli anziani, stato di agitazione contro Kcs. I sindacati: “Gravi inadempienze”
Ormai, tra i sindacati di categoria – che rappresentano le operatrici Socio-sanitarie – e la Kcs Caregiver è 'guerra aperta'.
Tante le inadempienze contrattuali che le parti sociali hanno ravvisato da parte della cooperativa bergamasca alla quale è stato affidato quattro mesi e mezzo fa il contestato Bando comunale per i servizi agli anziani del Comune di Aosta – dopo una funestata 'odissea' politica e amministrativa – che hanno portato i sindacati a proclamare, dopo l'assemblea di ieri con le dipendenti presso la sede della Cgil, lo stato di agitazione.
Sul 'banco degli imputati' la gestione, da parte di Kcs, delle ore in esubero e la mancata contrattazione sui tempi di spostamento da riconoscere al personale del Servizio domiciliare e del relativo rimborso chilometrico.
“La cooperativa – si legge in una nota congiunta di Cgil Funzione Pubblica, Cisl Fp, Savt e Uil Fpl – ha esposto dati complessivi di monte ore negativo, ritenuti irricevibili dalle organizzazioni sindacali perché comprensivi del personale in maternità, in mutua ed in infortunio”. Alla richiesta di dati precisi, prosegue la nota “Kcs ha esplicitato la mancata volontà di proseguire sul tema della banca delle ore e di voler recuperare passivo e positivo in busta paga del mese di giugno 2017 (confermato in mail dalla Resp. del Personale in data 10 luglio), un atto unilaterale illegittimo perché irrispettoso dei contratti di lavoro individuali, del Ccnl e che comporterà la mancata retribuzione per un numero consistente del personale”.
“È gravissimo – ha spiegato il Segretario Cgil Fp Igor De Belli – che il recupero delle ore non sia fatto rispetto alle ore contrattuali, così come il rimborso chilometrico. Il personale vive un livello di esasperazione totale e non escludiamo che anche l'utenza ne stia risentendo. Auspichiamo che Kcs faccia un passo indietro e si possa tornare al tavolo negoziale perché il contratto collettivo nazionale deve essere applicato”.
Tranchant anche il giudizio di Natale Dodaro, Uil Flp: “Lo stato di tensione tra le lavoratrici è molto alto – spiega – e la preoccupazione è forte alla luce del fatto che le regole sul part-time non sono state applicate e Kcs, dal 1° marzo ad oggi, non ha pagato né riconosciuto un solo minuto di trasferimento del personale da un utente ad un altro”.