Sul podio di Cuochi d’Italia, lo chef valdostano Christian Turra

07 Dicembre 2019

A un soffio dalla vittoria. Christian Turra, giovane promessa della cucina valdostana, guadagna il secondo posto al programma televisivo “Cuochi d’Italia”. Ieri sera sul canale TV 8 è andata in onda la finale che ha rivisto in sfida Valle d’Aosta e Toscana.

“Una delle più grandi soddisfazioni che ho dentro di me? Riuscire a portare la Valle d’Aosta in una classifica in cui realmente merita di essere e vederla tra le due regioni finaliste di Cuochi d’Italia.

“Un ragazzo di montagna dallo stile internazionale così lo descrive il noto conduttore e chef Alessandro Borghese. Sfida dopo sfida, la sua avventura a Cuochi d’Italia sembra essere una scalata del Cervino”.
Nel corso delle puntate si è distinto per il suo metodo preciso e organizzato. Con le sue presentazioni gourmet, ha dimostrato di essere un fuoriclasse e di conoscere profondamente le sue radici. I suoi piatti hanno emozionato i giudici stellati Gennaro Esposito e Cristiano Tomei che gli hanno fornito preziosi consigli di cui fare tesoro.

Lo show, giunto all’undicesima edizione, ha coinvolto in sfida venti cuochi provenienti da venti regioni italiane e ha premiato il vincitore con il titolo di migliore cuoco regionale d’Italia e diecimila euro in gettoni d’oro.

Sui fornelli dell’ultima puntata, Christian Turra ha portato due piatti tradizionali. Come prima portata ha proposto delle crespelle alla valdostana, “un piatto che ho nel cuore perché è il primo che ho imparato a cucinare nella scuola alberghiera”, e carbonade con polenta come secondo. Bravo, ma distaccato nel punteggio finale di un solo punto dall’avversaria toscana che si è aggiudicata la vittoria osando maggiormente nella scelta dei piatti con bottoni di lampredotto in salsa verde e cervello fritto.

Il confronto con le altre regioni gli ha permesso di crescere culturalmente e conoscere prodotti nuovi. Mentre l’esposizione televisiva lo ha aiutato dal punto di vista caratteriale. Ripeterebbe l’esperienza così come l’ha vissuta. Potesse tornare indietro andrebbe però a ricercare prodotti e materie prime più particolari.

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