Test sierologici a Cogne: 29 positivi su 837 prelievi. Il 75% asintomatico

17 Giugno 2020

Il Covid-19 a Cogne pur essendosi propagato ha creato pochi malati, non gravi e “molti” positivi asintomatici. A dirlo sono i primi risultati dell’indagine sierologica effettuata nei giorni scorsi su 837 persone sui 1357 residenti, pari a circa il 70% della popolazione, dai 10 ai 93 anni.

I risultati hanno mostrato 29 positivi: 16 uomini e 13 donne (due tra 0 e 25 anni, 12 tra 26 e 50 anni, 11 tra 51 e 75 anni e quattro oltre i 75 anni).
Dei 29 positivi solo 7 sono risultati sintomatici, mentre il 75,8% è risultato asintomatico. I test, effettuati nelle giornate del 4, 5 e 6 giugno, dall’Irv che si è appoggiata su un laboratorio di Genova, erano basati sulla tecnica della chemiluminescenza.

A finanziare l’indagine è stato il Comune di Cogne, che come spiegato dal sindaco Franco Allera ha voluto comprendere in che modo il virus si fosse propagato in una comunità chiusa, come quella del paese. “Ci è venuta un po’ a tutti la curiosità di capire cosa era successo, se eravamo stati un’isola felice o meno”.

Nei giorni antecedenti al lockdown il paese era invaso dai turisti. “La località era pressoché piena, non sono gli alberghi ma anche le seconde case”.

Il primo soggetto positivo è stato riscontrato il 10 marzo, il secondo e il terzo il 13 e 14 marzo, mentre il quarto il 22 marzo. I 107 tamponi eseguiti in questi mesi hanno individuato poi un quinto positivo, asintomatico.

“C’è stata poi una zona grigia – ha spiegato il fisico Fabio Truc che ha coordinato l’indagine per conto del Comune di Cogne – perché si sono presentati altri quattro soggetti, 2 femmine e 2 maschi, alcuni con sintomi ma tampone negativo, altri senza sintomi ma positivi.”

I risultati dei test verranno ora analizzati dal Dipartimento di Fisica dell’Università degli studio di Torino.

“Il dato grezzo sulla positività non si discosta molto dalle percentuali nazionali nelle zone rosse” ha spiegato Truc “Il dato eclatante è che a Cogne non vi sono stati pazienti ospedalizzati e non ci sono stati decessi. Il virus si è propagato ma ha creato pochi malati gravi e molti asintomatici. Sarà interessante capire ora come il virus si è trasmesso, se vi sono stati focolai nelle famiglie, studiare la componente genetica e quella ambientale”.

I soggetti risultati positivi verranno sottoposti ad un successivo prelievo fra 2/3 mesi “per valutare la persistenza degli anticorpi, sulla quale al momento non esistono dati”.

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