Tiky e Italo, i debuttanti che hanno vinto il bosquet

23 Ottobre 2024
Nus

Tiky è arrivata in arena domenica mattina qualche istante dopo Falchetta. Gli appassionati che seguono le operazioni di pesatura quasi non gli hanno prestato attenzione, visto che seguiva a poca distanza la reina più attesa della Regionale. Non sapevano, quelle persone, che di lì a una decina di ore Tiky sarebbe stata lei stessa regina, la migliore bovina di una seconda categoria che ha regalato un’infinità di colpi di scena.

Un risultato impronosticabile

Italo Arlian domenica debuttava alla Croix-Noire: con la sua Tiky è andato a prendersi il titolo di seconda categoria

Dei tre concorsi di domenica alla Croix-Noire quello di secondo peso è stato l’unico “fuori dagli schemi”. Se andate a rivedere i pronostici della settimana precedente troverete i nomi delle finaliste di prima e terza categoria tra le favorite: in seconda, invece, non ci ha preso quasi nessuno.

Vi ricordate la serie di numeri che dall’88 porta al 92? Per inciso, le favoritissime Manda di Frassy-Chamonin, Belville di Michel Squinabol, Orsière di Alino Marquis, Guerra dei fratelli Quendoz e Arizona de Lo Dzec? Tutte uscite di scena prima del tempo.

A onor del verso Guerra e Orsière sono arrivate in zona premi – quinte classificate – mentre Manda e Belville sono uscite addirittura al primo turno. Arizona, invece, una battaglia l’ha vinta, salvo uscire poco dopo contro Gitane di Edi Viérin.

Tiky e Italo, per la prima volta insieme alla Croix-Noire

Italo Arlian con Tiky davanti alla stalla di Nus

Tiky era una classica outsider, una di quelle bovine che sembrano destinate a fare contorno e nulla più in un contesto difficile come quello della finale regionale. Una debuttante, accompagnata in campo da un altro debuttante come Italo Arlian, di professione “lauzeur” e con la passione per le reines e lo sci di fondo.

Un profilo piuttosto comune, se vogliamo, ma con un asterisco che ora è diventato doppio. Italo Arlian è conosciuto nell’ambito sportivo per essere stato l’allenatore che ha scoperto Federico Pellegrino (e per essere un ottimo tecnico, questo va di conseguenza). Da domenica è anche lo scopritore di Tiky, la reina arrivata dal nulla. O forse no.

Italo Arlian alleva Tiky nella stalla dell’amico di tutta una vita Renzo Rosset: a Nus, in via Circonvallazione, Tiky è cresciuta all’ombra di Falchetta. Con Falchetta passa le estati a Saint-Barthélemy, anche se ad essere precisi è stata acquistata da Lo Tsantì di Michel Charbonnier. Che è l’azienda di Malice, la reina uscente di seconda categoria che non ha potuto difendere il suo titolo.

Una sorta di passaggio di consegne? No, anche perché Malice un anno fa era conosciuta da tutti e pronosticata dai più, mentre Tiky per il pubblico era “solo” la compagna di stalla di Falchetta. Per Italo, però, era una mucca speciale, una principessa: quella capace di portarlo alla Regionale – terzo posto a Pasquetta a Quart in terza categoria – quella che gli ha fatto vivere l’emozione del debutto sul prato della Croix-Noire.

Le lacrime di Italo

Italo Arlian con i figli Matteo e Sofia e la moglie Laura Mortara

E’ successo poco dopo mezzogiorno: la voce di Deniel Pession chiamava i numeri 114 e 106, ovvero Tiky di Italo Arlian e Marquisa di Yves Vallet. La terza di Quart contro la vice reina di Morgex. Un incontro come tanti ma non per Italo, che appariva teso all’ingresso in campo. Marquisa non riuscirà a mettere in difficoltà Tiky, che conquisterà così un posto ai sedicesimi di finale piuttosto agilmente. Il primo scoglio è superato, e per gli allevatori è importante. Uno dei detti dei combats, soprattutto alla Regionale, è che sarebbe bello vincesse almeno una battaglia.

Poi, se sono due, quasi meglio. Il due per Tiky è Greundze di Fulvio Borbey (terza a Pollein), un successo che le vale la chiamata agli ottavi contro Ginger di Federico Artaz, uno degli allevatori per cui essere alla Regionale è come vincere alla lotteria. Solo uno tra lui e Italo, però, potrà andare a prendersi il premio alla finalissima. Deve essere la giornata di Tiky, perché Ginger se ne va.

La fortuna di Tiky, però, sembra arrivata al capolinea: ai quarti c’è Gitane di Joel Avoyer e Luca Castellan, la regina di Excenex. Non è una delle favorite, ma una reina finita nel novero delle bovine in grado di dare fastidio. Non a Tiky, che vive palesemente la sua giornata di grazia: out pure Gitane, e all’orizzonte il derby con Golda di Silvia Balicco e Joseph Patruno.

Joseph Patruno, in realtà, non è di Nus ma di Villeneuve, però da qualche anno le sue bovine pascolano a Saint-Barthélemy e non più a Valsavarenche, dove era di casa la “vecchia” Maniana (seconda alla Regionale 2021). Golda e Tiky arrivano dallo stesso posto. Ecco perché, quando Golda se ne va, la famiglia Balicco riempie di baci il viso di un attonito Italo Arlian. Perché nello strano mondo delle reines il “campanile” ha un significato ancora più profondo, perché i Balicco sanno che in finale ci va un compaesano, una persona che ha fatto tanto per Nus e Saint-Barthélemy, un uomo tutto lavoro e passioni, un uomo che è soprattutto un amico.

Il quadretto è assai ricco, bisogna ammetterlo: aggiungete poi che Tiky andrà a disputare la sua finale poco dopo quella di Falchetta.

Falchetta vince, e quasi non fa più notizia. Falchetta veste il bosquet di rose rosse con tre boccioli bianchi, i tre successi consecutivi in terza categoria mai raggiunti prima: tre titoli delle leggere li aveva vinti anche Promesse di Patrick Brocard, ma nel 2004, nel 2005 e nel 2008, lasciando nel mezzo un po’ di gloria per Stefano Mosquet con Tonnèrre e per l’azienda La Borettaz con Lombardeun.

Soprattutto, Falchetta non fa il suo giro d’onore: si ferma sotto la curva Est della Croix-Noire – verso Saint-Christophe – per vedere cosa accade a Tiky. Con Belva, altra outsider diventata grande nella giornata delle sorprese, è lotta vera, con Tiky che sembrava averla spuntata dopo una prima fase di combat piuttosto statica: Belva se ne era andata una prima volta, poi era tornata sulle corna dell’avversaria, e poco distante Italo Arlian aveva appena fatto in tempo a fermare la sua felicità.

Poi, con un ginocchio a terra, l’allevatore aveva seguito la seconda fase del match, ridestandosi in piedi per il gran finale. Tiky, alla fine, ha avuto la meglio su Belva, e Italo Arlian a quel punto ha potuto alzare le mani al cielo.

Risponde subito alle domande a caldo dei giornalisti, poi qualcuno gli porta via Tiky verso la zona premiazione, e improvvisamente rimane da solo sul prato della Croix-Noire. Tra gli applausi della gente vede per la prima volta la felicità negli occhi dei figli Matteo e Sofia e della moglie Laura Mortara. Poco più in là c’è Renzo Rosset. A quel punto anche il più imperturbabile degli uomini avrebbe avuto un cedimento: Italo si emoziona, dagli occhi sgorgano copiose le lacrime. Tiky ha vinto al debutto nella finale delle reines. Tiky ha emulato Falchetta, con la quale sfila davanti al pubblico della Croix-Noire che si alza in piedi al loro passaggio (succede raramente). “Sognavo di venire alla Regionale con una mia regina da cinquant’anni”, aveva detto qualche giorno prima della finale. Nella realtà è andato ben al di là dei suoi sogni.

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