Tumore ai polmoni, una valdostana nel team di ricerca che usa le molecole per contrastarlo
C’è un po’ di Valle d’Aosta in una delle ultime rivoluzionarie scoperte mediche italiane: Tania Villanova, di Sarre, fa parte dell’équipe diretta dalla professoressa Riccarda Granata, le cui ricerche hanno dimostrato come delle piccole molecole, i cosiddetti antagonisti dell’ormone growth hormone-releasing hormone (GHRH), l’ormone noto per la sua capacità di stimolare il rilascio del GH, l’ormone della crescita, siano capaci di inibire la crescita delle cellule tumorali nel Mesotelioma Pleurico maligno, in diversi modelli sperimentali.
Tania integra il gruppo di ricerca grazie a una borsa di studio e a un Dottorato, subito dopo il conseguimento della Laurea Specialistica in Biotecnologie mediche all’Università di Torino. Soprattutto il progetto di Dottorato la avvicina al mondo della ricerca Oncologica e, in particolare modo, al Mesiotelioma Pleurico, ovvero il tumore provocato dall’esposizione all’amianto, ma a convincerla dell’importanza di investire il suo tempo in questo specifico settore è stata “la presa di coscienza dell’aggressività di questo tumore, caratterizzato da un altissimo tasso di mortalità, e dall’inesistenza di efficaci terapie per il suo trattamento”.
La stessa Villanova spiega l’importanza di queste ricerche: “Lo studio, pubblicato sulla famosa rivista scientifica americana Proceedings of the National Academy of Sciences, è incentrato sulle proprietà antitumorali di molecole in grado di bloccare i meccanismi responsabili della progressione tumorale e potenziare i benefici del trattamento chemioterapico. Tali molecole, essendo molto simili a un ormone prodotto naturalmente dal nostro corpo, inibiscono l’effetto di quest’ultimo sulle cellule cancerogene, compromettendone la riproduzione cellulare. Gli effetti antitumorali di queste molecole erano già stati mostrati in altri modelli tumorali, ma mai nel Mesiotelioma Pleurico”.
Per la squadra diretta dalla Professoressa Granata, docente universitario di endocrinologia del dipartimento di Scienze mediche dell’Università di Torino, Tania Villanova ha condotto diversi esperimenti, che, in 3 anni di studi e ricerche, hanno condotto a questo straordinario risultato, un enorme passo avanti, ma la strada verso la messa in pratica tramite farmaco è ancora lunga, tra iter vari e investimenti da parte di case farmaceutiche.
Tania ci tiene a specificare che “ad oggi non esistono sperimentazioni sull’uomo, questi esperimenti sono stati fatti prima su linee cellulari in vitro e poi sui topolini in vivo, non conosciamo ancora l’effetto sull’essere umano, sono sostanze ancora non utilizzabili in terapia, nonostante questi risultati positivi ci facciano sperare in una futura possibile terapia in grado prolungare la vita dei pazienti oncologici di Mesiotelioma Pleurico e ridurre gli effetti collaterali della chemio”.