“TypicAlp Power Drink”, dallo scarto di lavorazione allo scatto di benessere
Dare valore aggiunto a un alimento giudicato quale scarto valorizzando al meglio le produzioni del territorio nostrano e regalando alle aziende locali la possibilità di distinguersi e spiccare quanto ad apprezzamento e interesse di pubblico nel competitivo panorama del mercato moderno. È proprio questa la finalità base con cui prende vita e forma, nell’ambito del progetto Interreg “TypicAlp”, il “TypicAlp Power Drink”, bevanda funzionale 100% made in VdA ottenuta dall’aggiunta del succo di mela al siero delle lavorazioni casearie.
Il siero
Con il cuore ancorato in Valle d’Aosta e lo sguardo puntato sul Canton Vallese svizzero, il progetto transfrontaliero “TypicAlp” punta a sostenere le piccole imprese nostrane e non afferenti alla filiera lattiero-casearia dapprima nel pensare e successivamente nell’immettere in commercio prodotti maggiormente competitivi a livello internazionale.
“Esaltazione e riconoscimento qualitativo delle nostre materie prime non potrebbero prescindere dalle conoscenze apportateci dal campo della ricerca applicativa, che nel nostro caso ci ha permesso di scoprire che anche un potenziale ingrediente di serie B come può essere il siero possiede alti valori naturali e nutraceutici particolarmente apprezzabili dal consumatore poiché garanti di benessere fisico – spiega la project manager Sabina Valentini -. Tra le sue caratteristiche maggiormente affascinanti vi sono le proteine nobili, i peptidi bioattvi, i microorganismi e gli acidi grassi in esso contenuti in grandi quantità benefiche per la salute umana”.
Un sottoprodotto rivalutato
Il siero è nell’immaginario comune da sempre giudicato quale sottoprodotto dotato di elevati costi di smaltimento, i quali non possono che generare perdite produttive non indifferenti alle aziende del territorio.
“Tale residuo della colatura del latte fermentato YoAlp è stato già sottoposto, con il supporto dell’Institut agricole régional, a test e ricerche atti a validarne la destinazione alimentare analizzandone al contempo struttura e nutrienti – prosegue Valentini -. Esso resta ancorato a una filiera tutta valdostana poiché derivante da latte di vacche di razza autoctona e fermenti lattici selezionati negli anni proprio dal polo educativo di riferimento del nostro progetto”.
Buono da bere e buono per il corpo
È semplicemente dall’aver arricchito tale prodotto con succo di mela proveniente da frutti coltivati e lavorati in Valle d’Aosta che il “TypicAlp Power Drink” prende finalmente vita in una cornice di promozione della località e spinta verso un impegno agricolo e caseario sempre più a chilometro zero.
“La nostra bevanda funzionale si differenzia da altre proposte similari di natura maggiormente commerciale grazie alla interessante attività probiotica generata da specifici fermenti lattici capaci di rimanere vivi sino a sette giorni di conservazione – illustra Valentini -. Inoltre, essa risulta anche un buon antiossidante per via dei polifenoli presenti nella frutta e utili nel contrasto dell’azione dannosa dei radicali liberi generata da stress vari nonché maggiormente atta a prevenire l’insorgenza di eventuali patologie ipertensive rispetto alle concorrenti”.
L’utilizzo sportivo
Questi e altri effetti potenziali del “TypicAlp Power Drink” saranno nei mesi a venire confermati e approfonditi con ulteriori studi e ulteriori sperimentazioni, ma nel frattempo i suoi creatori non si esimano dal consigliarlo sia per un consumo domestico giornaliero sia per più tecniche finalità sportive.
“Durante l’estate abbiamo avviato una buona collaborazione con “VdA Trailers”, che ci ha permesso di presenziare a diversi eventi sportivi tra i quali il “Grand Trail di Courmayeur” e il più complesso “Tor des Géants” per testare il nostro prodotto proprio durante le gare – ha concluso Valentini -. Sempre grazie allo Iar abbiamo potuto monitorare le performance dei runner e ricevere maggiori informazioni sulla messa a punto della nostra bevanda, legata al nostro solido obiettivo di rinnovare la tradizione mantenendo vivo nei nostri prodotti l’immancabile ingrediente del savoir-faire locale”.