Un incontro ‘satirico’ in biblioteca, in compagnia di tre vignettisti
15 Settembre 2008
La storia della satira, in Italia, fornisce da sempre una chiave di lettura originale dei grandi eventi storici e delle mutazioni sociali. Ne parleranno questo venerdì, alle ore 18,00, nella sala conferenze della biblioteca regionale, alcuni autori di vignette satiriche, ovvero Dino Aloi, curatore dell’esposizione “Il sorriso graffiato – Fascismo e antifascismo nel disegno satirico. Dalla Grande Guerra alla Costituzione”, in mostra al Castello di Ussel, a Châtillon, Claudio Puglia, umorista e curatore dei laboratori sulla satira nell’ambito dell’esposizione e Gianni Chiostri, vignettista de “Il Giornale” e “La Stampa”.
L’incontro prende le mosse proprio dalla mostra, che offre, con la sua ricca selezione di opere, circa 350 disegni e 70 riviste d’epoca, la possibilità di osservare le trasformazioni della società italiana in anni cruciali e difficili. In particolare viene ripercorso il periodo che va dalla grande guerra alla fine del secondo conflitto mondiale, attraverso la lente distorta dello sberleffo, che spesso si metteva al servizio del potere, ma talvolta ne sfidava i diktat e ne rivelava le contraddizioni.
La mostra, aperta fino al 28 settembre, e l’incontro di venerdì, si concentrano su fenomeni quali il colonialismo, il razzismo, la propaganda nazista, la costituzione della repubblica di Salò, la guerra partigiana e la costituzione della Repubblica.
Dino Aloi, Claudio Puglia e Gianni Chiostri partiranno dalla nascita dei giornali satirici, avvenuta nel 1848, e racconteranno la crescita e lo sviluppo del genere, fino ad arrivare ai tempi attuali, oltre a come il disegno satirico sia praticato, sempre con successo, ancora al giorno d’oggi.
Al termine dell’incontro i disegnatori realizzeranno delle vignette originali, che saranno regalate al pubblico presente in sala.
Dino Aloi, Claudio Puglia e Gianni Chiostri partiranno dalla nascita dei giornali satirici, avvenuta nel 1848, e racconteranno la crescita e lo sviluppo del genere, fino ad arrivare ai tempi attuali, oltre a come il disegno satirico sia praticato, sempre con successo, ancora al giorno d’oggi.
Al termine dell’incontro i disegnatori realizzeranno delle vignette originali, che saranno regalate al pubblico presente in sala.
La mostra "Sorriso graffiato"
Inaugurata lo scorso 24 aprile, al Castello di Ussel di Châtillon, la mostra "IL SORRISO GRAFFIATO. Fascismo e antifascismo nel disegno satirico. Dalla Grande Guerra alla Costituzione" rappresenta la più vasta esposizione dedicata al periodo che va dal 1915 al 1948. Alle tavole originali di quattro grandi artisti del periodo come Giuseppe Scalarini, Attalo (Gioacchino Colizzi), Bernardo Leporini e Giuseppe Novello, si affiancano le opere di oltre cento dei più noti disegnatori del tempo: Umberto Tirelli, Golia (Eugenio Colmo) Ratalanga (Gabriele Galantara), Filiberto Scarpelli, Federico Fellini e Giovannino Guareschi. Ampia e articolata la sezione della stampa d’epoca, che vede i giornali di guerra e di trincea, le riviste di opposizione al fascismo come Il Becco Giallo, Marc’Aurelio e Bertoldo.
Una caricatura in cartapesta di Mussolini domina dai suoi due metri d’altezza la sezione dedicata ai personaggi, che presenta figure quali Giolitti, D’Annunzio, Vittorio Emanuele III, De Nicola, De Gasperi, Togliatti e Pertini. Una raccolta di cento vignette tratteggia la complessa figura del Duce, ripercorrendo la sua ascesa al potere negli anni del biennio rosso sino alla marcia su Roma ed al mandato di Presidente del Consiglio. Completa la raccolta, una ventina di tavole tratte dai giornali di tutto il mondo, dove è ritratto talvolta insieme ad Hitler.