Un nuova gestione collegiale per l’UniVda

06 Novembre 2019

Dopo le polemiche che l’hanno vista protagonista negli ultimi mesi, l’Università della Valle d’Aosta vuole voltare pagina. Lo dimostrano le novità presentate oggi dalla nuova Rettrice, Maria Grazia Monaci, in carica fino al 2023. A cominciare dalla gestione collegiale del suo mandato, con l’introduzione della figura del prorettore vicario, il professor Gianluigi Gorla e l’individuazione dei docenti delegati alla ricerca e divulgazione (Gianmario Raimondi), alle relazioni internazionali (Teresa Grange), all’orientamento e comunicazione (Anna Maria Merlo), all’assicurazione della qualità e e-learning (Stefano Cacciamani) e all’inclusione e disabilità (Laura Ferro).

“La cifra di questa nuova governance sarà la collegialità, un modo per valorizzare le competenze da sempre presenti in questa università, – sottolinea Monaci – oltre ad una gestione orientata alla relazione e al dialogo, all’ascolto del territorio per provare a sviluppare l’Ateneo”.

Altra novità portata dalla nuova Rettrice la reintroduzione dell’inaugurazione dell’anno accademico, il 29 novembre alle ore 15. 
“Non è una sfilata, ma è l’occasione per gli atenei di presentare se stessi alla comunità, di mettere in evidenza i propri punti di forza”.

La volontà della nuova governance è di rivedere inoltre lo Statuto per andare verso una composizione del Senato più ampia e articolata che coinvolga maggiormente studenti e tecnici amministrativi. Sull’offerta formativa, infine, l’obiettivo sarà di consolidare i corsi di laurea triennali e sviluppare i percorsi di alta formazione, in collaborazione con altri atenei, dottorati di ricerca.
I numeri, non ancora definitivi, sui nuovi iscritti sono tutti con il segno “più”: 71 gli iscritti al corso triennale di economia, 93 a psicologia, ora guidata da Elena Cattelino, 35 a scienze politiche, 67 a lingue, 23 a scienze della formazione. Positivi anche i dati sulle magistrali: 22 a economia (+ 17 sotto condizione, studenti che devono ancora completare la triennale) e 13 a lingue (+4 sotto condizione).

Ad auspicare un “nuovo cambio di marcia” è anche la Regione, rappresentata dall’Assessora all’Istruzione, Chantal Certan. “L’università funziona quando tutte le sue parti lavorano in sinergia – sottolinea Certan. – L’Ateneo ha raggiunto la sua maggiore età e ora ha la giusta consapevolezza, anche basandosi su qualche errore commesso in passato, di intraprendere nuovi percorsi”.

l’Assessora Certan e la Rettrice Monaci

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