Una raccolta firme per ripristinare il trasporto pubblico tra Valle d’Aosta e Svizzera

26 Agosto 2023

Fino al 31 dicembre 2022, chi voleva muoversi con un mezzo di trasporto pubblico da Aosta a Martigny poteva viaggiare con gli autobus della compagnia Arriva Italia o della svizzera TMR al prezzo di 20€, con tariffa ridotta a 10€ dai 7 ai 16 anni. Dal 1° gennaio 2023, però, come avvisa TMR sul suo sito, la linea di bus Martigny-Aosta è stata sospesa fino a data da definirsi, in seguito all’interruzione dell’esercizio da parte di Arriva. “Stiamo lavorando in collaborazione con il Canton Vallese e l’Ufficio Federale dei Trasporti per proporre una nuova offerta per l’estate 2022”, avvisa TMR, forse riferendosi all’estate 2023. In ogni caso, per quest’estate che sta volgendo al termine, nessuna soluzione alternativa è stata proposta a chi volesse evitare l’automobile nel tragitto in questione. 

Da qui l’iniziativa, da parte di Silvia Brochet, di cui avevamo già raccontato il percorso accademico che l’ha condotta all’Università di Losanna e, adesso, a Stein, nel Canton Argovia, di lanciare una raccolta firme per ripristinare il trasporto pubblico tra la Valle d’Aosta e la Svizzera. “Questa situazione va avanti ormai da quasi un anno e siamo in molti in difficoltà. Prima gli autobus viaggiavano principalmente nel weekend, sicuramente c’era una corsa il venerdì mattina da Martigny e una domenica da Aosta. Mi ricordo anche che erano abbastanza frequentati. Ora i valdostani e gli italiani che vivono in Svizzera non hanno nessun modo alternativo all’automobile per rientrare in Valle d’Aosta e in Italia. E questo vale anche per i turisti svizzeri che vogliono visitare la Valle d’Aosta e l’Italia”. 

La raccolta firme

Dopo i primi tentativi di contattare le autorità di riferimento in merito al servizio, Silvia è presto passata a un’iniziativa dal basso, nella speranza di ottenere nuove misure. “Ho provato prima a contattare l’indirizzo regionale autolinee@regione.vda.it, che però ha solo competenza locale e sono stata quindi indirizzata direttamente alla compagnia che si occupa del trasporto. Ho quindi inoltrato la mia richiesta ad Arriva, che però mi ha rimandato alla Regione, quindi sto ancora aspettando un riscontro. Nel frattempo mi sono informata su un gruppo whatsapp con altre persone interessate al tragitto e ho pensato a una raccolta firme, visto che mi sembra ci sia parecchio disagio a riguardo. Magari se si mostra interesse si può ottenere qualcosa”. 

L’interruzione della linea Aosta-Martigny, peraltro, si va ad aggiungere a quella della linea autobus Aosta-Torino, dal momento che la compagnia Arriva attualmente copre solamente il tratto Aosta-Pont-Saint-Martin, senza proseguire verso il capoluogo piemontese, raggiungibile solo attraverso il treno o il flixbus. E, anche qui, lo spettro dei lavori di elettrificazione della linea ferroviaria Aosta-Ivrea si avvicina, aggiungendo nuove preoccupazioni in merito all’isolamento della nostra Regione dal territorio circostante. 

“Mi sembra assurdo che esista un tunnel, il Gran San Bernardo, che collega la Valle d’Aosta alla Svizzera, ma che sia percorribile solo in macchina o, in alternativa, in BlaBlaCar, che però non è un mezzo di trasporto molto sicuro”, lamenta Silvia. “In alternativa, si può raggiungere la Svizzera prendendo il Flixbus che passa per il Monte Bianco, ma fa un tragitto abbastanza lungo, attraversando Chamonix e Ginevra prima di arrivare a Losanna. Richiediamo il ripristino della linea anche per ragioni di sostenibilità ambientale e di lotta contro l’inquinamento, perché porterebbe anche a una riduzione del traffico di automobili su questa tratta”. 

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