Una scuola più vicina alla montagna al centro del progetto di due borsisti dell’UniVdA
Trasformare la scuola e farla diventare, oltre che più accogliente, più funzionale è uno degli obiettivi del progetto portato avanti da due borsisti e da un responsabile scientifico per riavvicinare l’edificio scolastico e la sua funzione alla dimensione di montagna.
Il programma di ricerca N.A.S.A. (Nuova Architettura Sensibile Alpina), cofinanziato dal Fondo Europeo per lo sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo Sociale Europeo (FSE), è un programma di ricerca industriale volto a sviluppare un nuovo tipo di architettura che va oltre la bioedilizia, ovvero una progettazione centrata sul concetto di biofilia. A lavorare su questo progetto un team valdostano composto dal responsabile scientifico, Giuseppe Barbiero, la figura che ha fatto nascere tutto, quando, nel 2006 inizia la prima ricerca sul “Silenzio Attivo” ad Aosta con Doju Dinajara Freire, monaca buddista, la maestra Maria Ferrando e la psicologa ambientale Rita Berto.
Nel 2011 mette a punto quello che sarebbe diventato lo “Standard di Etroubles”, un protocollo sperimentale che ha dimostrato come il bosco sia l’ambiente dove i bambini di scuola primaria rigenerano meglio la propria capacità di concentrazione dopo una fatica mentale e infine nel 2012 fonda il Laboratorio di Ecologia Affettiva all’Università della Valle d’Aosta, il primo in Europa, finalizzato alle ricerche sperimentali sulla biofilia e sull’intelligenza naturalistica.
Ad affiancare Barbiero anche l’ingegnere e borsista FSE Nicola Maculan che si è occupato principalmente di seguire e coordinare la riqualificazione energetica e biofilica della scuola primaria di Gressoney-La-Trinité e l’altra borsista che compone il team, Alice Venturella, che si è occupata dell’ambito pedagogico-didattico.
A spiegare il cuore di progetto proprio la dottoressa Venturella: “Abbiamo scelto una scuola che necessitasse di una riqualificazione energetica e che avesse delle insegnanti disposte a sperimentare. Abbiamo tolto la cattedra, abbiamo creato uno spazio in ogni aula dove i bambini possano rifugiarsi, abbiamo comprato sedie con le ruote e ci siamo fatti fare armadi su cui poter scrivere, abbiamo riempito la scuola di piante e la prima settimana di scuola dell’anno accademico 2017/2018 l’abbiamo passata all’ aperto”.
Riscoprire gli spazi a disposizione, utilizzarli e renderli accoglienti e funzionali è solo una delle missioni del progetto, che ha visto i due borsisti dividersi le zone di lavoro. L’ingegnere Maculan ha coordinato tutte le imprese che si sono occupate della riqualificazione edilizia della scuola, ha lavorato a stretto contatto con i progettisti e ora si sta occupando di certificare la scuola primaria di Gressoney-La-Trinité, seguendo il Living Building Challenge (LBC), il protocollo di certificazione edilizia più avanzato al mondo; mentre Alice Venturella si è occupata della progettazione delle aule in termini di scelta e disposizione degli arredi, tenendo presente le esigenze e il punto di vista degli insegnanti.
Insegnando ai bambini e alle maestre la tecnica del ” Silenzio attivo”, che serve a rigenerare l’attenzione, ha progettato e realizzato con le docenti la settimana itinerante lungo la Valle del Lys, ossia una settimana di lezione all’aperto; per questo ha progettato e realizzato con le insegnanti attività di varie materie in outdoor.
Il silenzio attivo è uno degli aspetti più innovativi del progetto e serve ai bambini per ritrovare la tranquillità con cui affrontare le sfide giornaliere: “La pratica di silenzio che gli abbiamo insegnato, è la grande rivoluzione, perché la fanno tutti i giorni per tre minuti”, il momento diventa quindi un’occasione quotidiana per focalizzarsi nuovamente su obiettivi e step importanti per l’alunno.
La fase finale del progetto è la raccolta dati nella scuola di Gressoney. Grazie ai dati il team sta misurando la qualità del lavoro svolto, che verrà presentato durante la conferenza stampa di giovedì 21 nella sala consiliare del Comune di Gressoney-La-Trinité alle 17 e a cui seguirà la visita alla scuola primaria oggetto della riqualificazione.
L’importanza del progetto è misurabile anche dalla certificazione Living Building Challenge, attestazione che la scuola di Gressoney potrebbe ottenere e per la quale sarebbe l’unica in Europa.