Vento, polvere ed emozioni a non finire per le batailles a Excenex
Le storie delle reines passano indiscutibilmente da quelle dei loro proprietari. La grandezza di una bovina che combatte in un’arena o in un alpeggio è fine a sé stessa, se chi la possiede non ha qualcosa da raccontare. Poi, certamente, ci sono i risultati pregressi e i palmarès – senza dimenticare un altro elemento fondamentale, la genealogia – che possono essere usati a corollario della storia: ma, diciamoci la verità, senza le emozioni, che storia è?
Vento, polvere, sole cocente ed emozioni a non finire
Cos’è successo oggi, domenica 11 agosto, a Excenex di Aosta per far puntare tutto sul fattore emozionale? Niente di che, in effetti. Chiaramente c’era il debutto della nuova arena sulla collina del capoluogo regionale, disegnata tra Arpuilles ed Excenex e non risparmiata dal caldo cocente che da qualche settimana avvolge la valle centrale. Il vento che soffiava forte a tratti ha spezzato la morsa del caldo, ma ha alzato anche parecchia polvere sui tanti spettatori presenti. Poco male, però, perché questi stessi spettatori hanno potuto assistere a qualche emozione vera, sempre più rare nel mondo di oggi.
Prendete ad esempio Federico Artaz di Antey: era arrivato a Excenex con la sua Kinder – già alla Regionale l’anno scorso – e con Ginger, ma pure con un bagagliaio pieno di speranze e di paure. La speranza è semplice da identificare: fare un buon concorso, magari arrivare in semifinale. La paura è più subdola, e spesso prende spunto dalle esperienze passate. Nel caso di Federico, aspettare 13 anni per andare di nuovo alla Regionale. Prima di Kinder nel 2023, l’allevatore di Antey era stato ospite dell’arena Croix-Noire nei panni di allevatore addirittura nel 2010: per 13 anni ci aveva provato, senza successo. Ora, invece, ci tornerà subito, perché Ginger (e non la favorita Kinder) gli ha regalato una semifinale e la qualificazione.
Vuoi mettere l’emozione di Federico al successo di Ginger ai quarti di finale di secondo peso contro Cobra di Jerome Saccani? Per chi non c’era, basti sapere che Artaz ha raggiunto la sua Ginger ad una velocità che ha sorpreso il pubblico e ha iniziato a baciare la sua protetta. Ad imitarlo, poco dopo, Federico e Andrea Bredy, che insieme a Sandro Gachet hanno portato Rigotta addirittura fino alla finale di primo peso. Anche per loro, però, il match cruciale era quello dei quarti, nel caso contro Suisse di Edi Henriet: quando la bovina del direttore dell’Arev è fuggita, dandola vinta all’avversaria, gli allevatori di Valpelline hanno abbracciato la loro protetta all’unisono.
Cos’hanno di particolarmente emozionante queste storie? Poco, alla fine dei conti. Spesso chi scrive di reines focalizza l’attenzione sui nomi altisonanti o su quelli dei “nuovi” proprietari, ovvero coloro che mai avevano classificato alla Regionale. Gachet e Bredy, così come Federico Artaz, non fanno parte di nessuna di queste categorie. Però l’esultanza che fuoriesce dalla loro felicità è genuina e veritiera e val la pena di essere raccontata.
Peloria, un successo che ha il sapore del 2021
Le emozioni sì, ma anche i risultati necessitano di qualche riga. E allora è giusto dire che in prima categoria ha vinto Peloria di Julien e Simon Charbonnier: bovina di casa – Arpuilles è a poche centinaia di metri dall’arena di Excenex – e soprattutto regina decisamente conosciuta dagli suiveurs delle reines. Il 2021 è stato il suo anno magico: reina ad Antey a inizio ottobre e vice regina regionale solo qualche settimana dopo. Da quell’exploit sono passati quasi tre anni, e altro tempo passerà prima che Peloria torni alla Croix-Noire. Sarà la stessa Peloria che sfiorò il bosquet contro Energie di Nello Girod?
In attesa di avere questa risposta, basti sapere che Peloria ha sconfitto in finale la già citata Rigotta di Bredy e Gachet – che debutterà all’arena a fine ottobre – e in semifinale aveva allontanato Merveille di Jean-Pierre Volget, pure lei una debuttante della Croix-Noire. Merveille, però, nel 2023 era stata terza a Fénis, conquistando il pass per la finalissima: perse il vitello durante l’estate e dovette rinunciare. L’ultima qualificata di primo peso è Tatanka di Ludovina Foudon, altra vecchia conoscenza delle reines: per lei terza qualificazione, nel 2023 l’exploit del quinto posto alla Regionale dopo un altro terzo posto di concorso (a Valgrisenche).
Una prima volta per Gitane e Rabanne
In seconda e terza categoria hanno vinto invece due regine nuove di zecca come Gitane di Luca Castellan e Joel Avoyer e Rabanne di Remo e Gilles Dalbard, tutti già decisamente conosciuti nel mondo dei combats. Nel secondo peso, addirittura, l’intero poker di qualificate sarà per la prima volta alla Regionale: Gitane – che arriva dalla stalla di Marco Chamonin – ha sconfitto in finale Reinon di Diego Perrin, nel turno precedente erano uscite Ginger di Federico Artaz e Chanel di Milva Chabloz.
Palmarès più complessi nel terzo peso, quantomeno alle spalle di Rabanne. Nel concorso più numeroso ha vinto la reina dei Dalbard – acquistata dal compianto Ugo Déjanaz – contro Buenos Aires de Lo Tsantì, già seconda nel terzo peso un anno fa a Etroubles. “Solo” terza la regina di La Salle 2023, Zivà degli Charbonnier, che l’anno scorso fu addirittura quinta alla Regionale: è invece alla sua prima volta Reinon dei fratelli Grimod, che ha strappato l’ultimo pass di questa eliminatoria.
Per la prima volta da tanti anni, il Ferragosto delle batailles non prevede impegni di sorta: l’estate delle Batailles ha però in calendario due eliminatorie, quella di domenica prossima 18 agosto a By di Ollomont prima della chiusura di domenica 25 a Gressoney-Saint-Jean.
I RISULTATI
Prima categoria (23)
- Peloria di Julien e Simon Charbonnier di Arpuilles (712 chili)
- Rigotta di Bredy e Gachet di Valpelline (630 chili)
- Merveille di Jean-Pierre Volget di Brissogne (690 chili)
- Tatanka di Ludovina Foudon di Nus (643 chili)
Seconda categoria (28)
- Gitane di Avoyer e Castellan di Saint-Rhémey-en-Bosses (564 chili)
- Reinon di Diego Perrin di Quart (577 chili)
- Ginger di Federico Artaz di Antey-Saint-André (572 chili)
- Chanel di Milva Chabloz di Nus (537 chili)
Terza categoria (39)
- Rabanne di Remo e Gilles Dalbard di Pollein (526 chili)
- Buenos Aires de Lo Tsantì di Arpuilles (528 chili)
- Zivà di Julien e Simon Charbonnier di Arpuilles (515 chili)
- Reinon dei fratelli Grimod di Pollein (516 chili)