Anche i trailers valdostani piangono Andrea Huser

01 Dicembre 2020

Andrea Huser, atleta svizzera di 47 anni, è morta lo scorso weekend a seguito di una caduta di 140 metri mentre si allenava sui sentieri di casa nell’area di Saas-Fee. Dopo una carriera sportiva dedicata alla mountain bike (campionessa europea nel 2002 di cross-country marathon) e triathlon, passa al trail nel 2012, dove ottiene una lunga serie di successi: dall’Ultra-Trail World Tour del 2017 alla Lavaredo del 2016, passando per una doppietta nella Diagonale des Fous (2016 e 2017) e due secondi posti all’UTMB, nel 2016 e nel 2017.

La notizia ha sconvolto i trail runners valdostani, che hanno affidato a Facebook il loro dolore. Per Francesca Canepa, Andrea Huser è una delle artefici della sua vittoria all’UTMB: “Lei era speciale per me perché dalla prima volta che ci siamo viste ci siamo rispettate, stimate”, scrive. “Lei in più, in meglio, mi ha anche aiutata. Ci sono due persone, in particolare, dietro la mia vittoria all’Ultra. Una è Renato. L’altra è Andrea. A lei ho chiesto consiglio prima della gara, di lei mi fidavo ciecamente perché qualcosa mi faceva essere certa che mi avrebbe detto esattamente cosa dovevo fare, senza invidia, senza tenersi per sé qualcosa che avrebbe potuto aiutarmi. Adesso scopro che non c’è più e non so nemmeno cosa pensare. Ho il vuoto nel cervello”.

Lisa Borzani Andrea Huser foto Facebook

Lisa Borzani è “pietrificata: Andrea Huser non c’è più. Ho avuto l’onore di incontrarla in molte gare in giro per il mondo: era una “belva” di donna, sportivamente parlando. Fortissima, super vincente, leale sempre. Non si risparmiava mai, non centellinava le gare per performare meglio, perché lei amava correre tra i monti e amava farlo il più possibile, senza calcoli. Per me è stata la donna ultratrailer più forte al mondo. L’ho sempre pensato e detto con una stima smisurata per la sua semplicità ed umiltà: lei se la tirava ZERO, ma proprio ZERO…segno tangibile del suo essere un’indiscussa fuoriclasse. E non si arrendeva MAI”.

Per Franco Collé è “veramente un brutto risveglio questa mattina. Quelle notizie che non vorresti mai leggere! Ciao Andrea. Corri veloce anche da lassù!”.

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