Chiusura della piscina di Variney, la Grand Combin non ci sta: “Decisione unilaterale”

19 Dicembre 2013

Continua la polemica a distanza tra la Comunità montana Grand Combin e l’ASD Serenissima Nuoto sulla chiusura della piscina di Variney. Dopo il botta e risposta a suon di comunicati stampa degli ultimi giorni, nelle ultime 24 ore è andato in scena un nuovo scambio di “vedute” sulla questione.

“Per rispetto del personale dipendente dell’ASD Serenissima Nuoto nonché degli utenti della piscina – ha comunicato questo pomeriggio la Comunità montana Grand Combin – vogliamo precisare che non abbiamo assolutamente previsto una data per la chiusura dell’impianto soprattutto senza aver contestualmente individuato delle soluzioni per garantire la prosecuzione del servizio. Siamo obbligati a prendere atto della decisione unilaterale di una delle componenti dell’ATI che attualmente ha l’incarico della gestione, l’ASD Serenissima, di voler chiudere la piscina a partire dal 19 gennaio 2014”.

La Comunità montana stigmatizza il comportamento dell’Associazione di imprese che “rinunciando ad assumersi le proprie responsabilità inerenti l’obbligo di gestire la piscina secondo quanto previsto dal contratto e di fornire delle risposte alle precise richieste della Comunità montana, ha lasciato decorrere i termini stabiliti dalla legge senza fornire le dovute spiegazioni sulla situazione in essere”.

Allo stesso modo la Comunità montana sottolinea “le modalità con le quali l’ATI, ed in particolare la ASD Serenissima Nuoto, ha lasciato all’oscuro della situazione i dipendenti, i collaboratori, le società sportive sulla situazione in essere, nonché i tempi ed il periodo in cui ha assunto unilateralmente la decisione di stabilire una data di chiusura senza alcun tipo di preavviso e contradditorio, volendo evidentemente creare ad arte e a proprio vantaggio, il maggior disagio possibile agli utenti e alla Comunità montana stessa”.

A questo proposito, ieri la responsabile della piscina per conto della Serenissima Nuoto, Francesca Penso, ha precisato di aver “provveduto a informare i nostri collaboratori di Variney di questa spiacevole ma inevitabile decisione non appena divenuta certa ed utilizzando gli stessi canali di comunicazione da sempre usati. Esprimo a tutto lo staff la mia personale solidarietà e lascio con la consapevolezza di aver bene operato”.

Già, ma adesso cosa succederà? La Grand Combin promette battaglia. “Ci muoveremo nel rispetto delle procedure previste dalla legge – si legge oggi in un comunicato stampa – per quanto di nostra competenza, per assicurare una rapida soluzione del problema legato alla decisione di chiudere l’impianto e agiremo nelle sedi opportune per garantire l’interesse pubblico ed individuare le responsabilità dell’Associazione di imprese”.

Nel frattempo si cercheranno alternative che consentano di evitare la chiusura. “Condividiamo la necessità di mantenere aperta la piscina per i propri cittadini e le società sportive – conclude la Comunità montana – garantendo il nostro impegno per la ricerca di soluzioni, anche transitorie, che a questo punto dovranno essere trovate all’esterno dell’attuale associazione di imprese che ha mostrato totale inaffidabilità contrattuale venendo meno sistematicamente agli impegni assunti”. 

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