“Cogne ha tutte la carte in regola per entrare in pianta stabile nel circuito di Coppa del Mondo”

02 Febbraio 2025

Cogne ha tutti i requisiti per entrare in pianta stabile nel circuito: con questa tre giorni abbiamo dimostrato di avere le caratteristiche per saper organizzare l’evento ad alto livello”. Ai piedi del Gran Paradiso è arrivato il momento di stilare un primo bilancio, a caldo, sul ritorno della Coppa del Mondo di Sci di Fondo in Valle d’Aosta. E la promozione, netta, con voti altissimi, arriva in primis dal Vice Presidente della FISI, Pietro Marocco. “L’organizzazione è stata perfetta – ha commentato Marocco  – le piste sono state preparate in maniera eccellente, nonostante il tempo avverso nei giorni scorsi”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’Assessore regionale al Turismo, Giulio Grosjacques. “Un bilancio assolutamente positivo, a partire dalla clemenza del tempo, una grandissima cornice di pubblico che ha tifato durante tutte le gare e l’organizzazione perfetta: direi che siamo pronti per una nuova edizione. Al momento non ci sono certezze però l’ottima impressione fatta dall’organizzazione e dalla tenuta delle piste hanno certamente colpito in modo favorevole la FIS, per cui diciamo che stiamo creando le premesse perché Cogne ospiti nuovamente delle gare di questo livello.

Entusiasta anche il Presidente della Regione, Renzo Testolin. “Qualcuno dice che oggi Cogne sembrava quasi un paese della Norvegia – ha spiegato ieri, nella VIP Lounge con vista sul tracciato della Sprint – ma io aggiungerei che molti norvegesi torneranno a casa raccontando che in Valle d’Aosta c’è una località incredibile che non ha nulla da invidiare alle loro. Per noi è una vetrina eccezionale che ci restituisce una grandissimo visibilità a livello internazionale”.

I numeri della macchina organizzativa: circa 5.500 biglietti staccati in tre giorni

Più che soddisfatto il comitato organizzatore, presieduto da Filippo Gérard. “Abbiamo avuto di tutto il sole, la neve fresca e oggi un paesaggio splendido che ha fatto vedere il meglio di Cogne: siamo felici perché tutto il mondo ha visto il nostro bellissimo paese, la nostra vallata. Sembra surreale pensare che qualche mese abbiamo avuto una grande alluvione che ci ha messo in ginocchio. Oggi essere qua, in questo clima di festa e di grande successo sportivo e mediatico, è meraviglioso”.

Manca il dato ufficiale, ma la cifra si aggira sui circa 5.500 biglietti venduti (1000 il primo giorno, 3000 il secondo e 1500 oggi, ndr). “Più o meno i numeri sono questi, lo sapremo solo in serata – ha aggiunto Gérard – ma c’è da dire che sicuramente la compresenza con la Fiera di Sant’Orso ci ha penalizzati non poco, così come il tempo non splendido ieri che avevamo la gara più spettacolare, però devo dire che è stato un ottimo successo dal punto di vista mediatico, inteso come Valle d’Aosta e come veicolo promozionale per la nostra regione”. La macchina organizzativa è stata imponente. “In tutto sono stati impiegati 270 volontari, abbiamo addirittura dovuto chiudere il numero perché avevamo troppa gente che voleva salire ad aiutare: questo è un altro segnale che ci fa piacere sottolineare perché denota l’amore che c’è verso Cogne non solo da parte di tutta la Valle d’Aosta, ma anche da diversi turisti o gente con seconda casa, ormai dei Cogneins di adozione, che sono qua oggi ad aiutarci”.

Bilancio positivo anche per il Sindaco di Cogne, Franco Allera. “Per noi è stata una sfida nella sfida: sei mesi fa eravamo isolati e abbiamo perso metà della stagione turistica estiva. Abbiamo avuto dei danni importanti all’impianto di innevamento ed è stata completamente distrutta l’opera di presa, oltre a due chilometri di tubazioni. Ebbene, la sfida è stata quella di accettare, nel mese di agosto, il recupero della gara di Nove Mesto che era stata programmata a novembre. Ciò voleva dire riuscire a ricostruire tutto, ad essere pronti con tanta tanta neve prodotta artificialmente, perché ormai sappiamo che comunque la neve naturale viene sempre più di rado, anche se poi quest’anno è venuta anche quella naturale. Oggi possiamo finalmente direi che ce l’abbiamo fatta alla grande”.

A Cogne livello tecnico di altissimo

Anche dal punto di vista sportivo, lo spettacolo non è mancato. “Penso che il lotto partenti fosse molto qualificato e si è visto anche nella gara di oggi”, ha spiegato Marco Albarello, delegato Executive Board e Youth & Children della Fis. “Va bene, i norvegesi sono i più forti in campo, però Anger e tutti gli altri stanno guidando classifiche di Coppa del Mondo. Anche a livello femminile, sì c’era un po’ meno bagarre, però ha vinto chi doveva vincere, perciò vuol dire avere un lotto partenti molto importante e un’organizzazione di stralivello”. L’ex olimpionico ha avuto parole dolci anche per gli italiani impegnati in questi tre giorni. “La gara di oggi ha dimostrato che se ne abbiamo sette nei primi 30 con un Davide Graz a livello dei migliori perché se contiamo che Amudsen ha vinto con 11 secondi, vuol dire che è lì, tra i primi, nei primi dieci, perciò non si può chiedere di più: è stato un buon avvicinamento ai Mondiali e incrociamo le dita per i risultati anche dei nostri”. E i valdostani? “E’ stata un po’ una beffa ieri per la per la nostra ragazza d’oro, Federica Cassol, però alla fine è sempre una questione a centesimi nelle sprint. Invece Mikael Abram oggi è partito sicuramente un po’ teso, però ha le qualità anche lui, ieri è stato fuori per poco. Lavoriamo con fiducia anche in Valle d’Aosta perché è il comitato che lavora veramente bene con i nostri giovani: bisogna portarne sempre di più all’arrivo e portarne sempre di più a emulare le gesta di Federico Pellegrino”.  

Pietro Marocco e Marco Albarello

Tappa promossa, si guarda già al futuro

“Non avevo nessun dubbio che che Cogne rispondesse alla grande – ha continuato Albarello – nonostante il periodo difficile per via dell’alluvione dello scorso giugno, ho trovato come sempre una buona accoglienza, ma soprattutto una professionalità e un amore incredibile per questo sport. Ci hanno fatto i complimenti dappertutto: su Cogne possiamo metterci una, due, tre, quattro, cinque, anzi, sei o sette stelle”.

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