Contributi allo sport, l’Aosta Calcio 511: bene rugby e hockey, ma il futsal?

15 Ottobre 2024

Appreso “sempre con molto piacere le notizie degli investimenti dell’amministrazione regionale per ospitare in Valle d’Aosta importanti manifestazioni sportive a livello nazionale e internazionale”,  nonché visto “altrettanto volentieri” che, in fatto di sponsorizzazioni di eccellenze sportive, “s’inizia a considerare anche le squadre regionali che portano l’immagine della Valle d’Aosta in giro per l’Italia, partecipando a campionati nazionali di alto livello, come il rugby di Serie B e l’Hockey di IHL”, all’Aosta Calcio 511 un dubbio rimane.

“Non capiamo, però, – scrive la società in una nota – perché non hanno ricevuto la stessa considerazione le nostre squadre di calcio a 5 maschile di serie A2 e femminile di serie B (unica femminile di alto livello)”. Il riferimento è al disegno di legge per la concessione di contributi alle associazioni sportive dilettantistiche Hockey Club Aosta Gladiators e Stade Valdôtain Rugby, per la partecipazione ai campionati per il triennio 2024-6, atteso all’esame del Consiglio Valle nella sessione che inizierà domani, mercoledì 16 ottobre.

“Non vorremmo, – commenta l’Aosta Calcio 511 SSD – che la motivazione dipenda dalla nostra abitudine a non richiedere attenzioni e, tanto meno, favori particolari, essendo abituati a ricorrere, come tutti, alle leggi regionali vigenti che da sempre costituiscono un validissimo sostegno allo sport valdostano, sebbene dopo vent’anni necessitino di aggiornamenti”.

La società ritiene, quindi, “opportuno far sapere a tutti che le nostre due squadre partecipanti ai campionati nazionali di futsal, in termini di livello del ranking nazionale nella propria disciplina, di costi di iscrizione e di trasferte dei campionati, di investimenti nei settori giovanili e relativi nazionali di prestigio, sia individuali che di squadra, vantano requisiti quantomeno equivalenti a quelli giustamente riconosciuti agli sport del rugby e dell’hockey

All’Aosta Calcio 511 restano, pertanto, “fiduciosi di essere parimenti considerati” e si dicono “disponibili, anche per il tramite della FIGC e/o del CONI, a documentare puntualmente quanto affermato”.

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