Gigantesca Federica Brignone: è argento alle Olimpiadi di Pechino
Il sogno olimpico di Federica Brignone è – di nuovo, e meglio – realtà. Dopo il bronzo a PyeongChang (è la seconda azzurra, dopo Deborah Compagnoni, ad andare a medaglia in due edizioni consecutive dei Giochi invernali), la valdostana ha conquistato uno straordinario argento nel gigante delle Olimpiadi invernali di Pechino. Dopo aver chiuso al terzo posto la prima manche, sulla “Ice River” di Yanqing Brignone ha superato in classifica Katharina Truppe, arrivando alle spalle di Sara Hector, allenata dal valdostano Pierre Miniotti. La svedese, dominatrice della stagione di Coppa del Mondo, ha vinto l’oro in 1’55″69, precedendo di 28 centesimi Brignone (quinto tempo di manche) e di 72 Lara Gut-Behrami.
“Un argento incredibile“, è stato il suo commento. “Con tutta l’attesa è stato difficile mantenere alta la concentrazione sullo sciare. Tre giorni fa quando ho messo gli sci su questa neve per la prima volta, ho subito pensato che fosse una neve mai vista in Europa. Ho cercato di abituarmi, cercare di capire cosa fosse il meglio su questa neve e ho capito che se avessi condotto le curve sarei stata più veloce sopra il palo. Essendo una mia qualità, in questi giorni ho cercato di concentrami su questo. Oggi, quando ho messo i bastoni fuori dal cancelletto ho pensato a fare proprio questo, cercando di stare calma. Un argento vinto di testa ed è la cosa che mi inorgoglisce di più. Oggi con mio fratello Davide ci siam detti che la mia confidenza era cresciuta, non avevo mai fatto due manche così solide in questa stagione in gigante; avevo sempre fatto qualche errorino ed invece oggi ho messo tutto insieme. Questa medaglia mi dà una grande tranquillità e mi toglie un grande peso perché venire all’Olimpiade è bellissimo ma è anche uno stress quando sai di poterti giocare delle medaglie. Nella seconda manche ero lì a pensare che potevo giocarmi la medaglia e ho cerato di sgombrare il campo dai pensieri negativi concentrandomi sullo sciare”.
E dire che Brignone aveva dichiarato di volersi giocare le sue carte soprattutto nel Super G, dove ha trionfato a Garmisch nell’ultima gara della stagione. L’appuntamento con la storia è per la notte di venerdì 11 febbraio alle 4 del mattino. Prima, la polivalente di La Salle testerà lo slalom (mercoledì 9 febbraio, alle 3.15 ed alle 6.15) in vista della combinata di giovedì 17 febbraio.
Federica Brignone è terza dopo la prima manche del gigante olimpico
Federica Brignone è terza dopo la prima manche del gigante alle Olimpiadi invernali di Pechino. Una prima manche molto selettiva, che ha visto prima Petra Vlhova in grande difficoltà (oltre la decima posizione), poi le clamorose uscite di scena di Marta Bassino e di Mikaela Shiffrin, campionessa olimpica in carica.
Federica Brignone ha chiuso la sua manche in 57″98, staccata di 42 centesimi dalla svedese Sara Hector, dominatrice della stagione, e di appena 12 dall’argento virtuale ora al collo dell’austriaca Katharina Truppe. Dietro alla valdostana, la più vicina è Meta Hrovat, lontana 50 centesimi.
Alle 7.45, in diretta su Rai Due, Eurosport e Discovery Plus, la seconda manche assegnerà la prima medaglia dello sci alpino femminile.
Qui la classifica dopo la prima manche.
“Siamo arrivati quattro giorni fa e l’impatto è stato subito strano perché è una neve veramente difficile, come non ne abbiamo mai viste in Europa”, ha raccontato a caldo Federica Brignone. “La cosa più importante sarà quella di adattarsi in fretta, che è una cosa che alleni facendo tante cose diverse ed è una qualità acquisita negli anni, che ho sfruttato in questi primi giorni. Oggi ce l’ho messa tutta, cercando di agganciare tutte le curve senza ritegno, provando a dare il massimo e sono orgogliosa di questa prima manche. In un evento del genere ti si possono bloccare le gambe, dandoti problemi a concentrarsi come è successo a me ad inizio stagione. Io sono arrivata da un buon periodo, da alcune gare in cui sono riuscita a fare le cose che volevo per cui ho cercato di tenere questo mood, interpretando questa gara come se fosse una come le altre anche se non lo è, ed è quello che proverò a fare anche nella seconda manche”