I giovani Gladiators si fanno largo in Europa e puntano al Canada

30 Aprile 2016

L’obiettivo è il torneo olimpico Pee-Wee a Montreal, Canada, la più illustre manifestazione di hockey giovanile del mondo: «Sono disponibili 136 posti per categoria e ci siamo iscritti per l’anno 2017 e per il 2019». Un altro risultato da raggiungere riguarda la prima squadra: «Siamo nati nel 2009 e per ora abbiamo un gruppo abbastanza amatoriale che gioca in serie C, ma puntiamo a realizzare una formazione da serie A».

Luca Giovinazzo, presidente degli Aosta Gladiators ed ex portiere del CourmAosta, racconta così il progetto della Valle d’Aosta che pattina. I risultati raggiunti, se si considera che la squadra esiste da sei anni, sono straordinari, a cominciare dalla partecipazione: sono 240 gli iscritti di quest’anno nelle giovanili, 40 in più dell’anno scorso, con richieste anche da altri paesi europei per partecipare al prossimo stage estivo della squadra.

Non è tutto. Sono appunto i giovani a regalare i risultati più sorprendenti in termini di vittorie. L’ultimo, due settimane fa, è stata la vittoria del Trophée Bauer des Petits Champions in Francia, uno dei massimi eventi europei di hockey minore, dove si fronteggiano squadre soprattutto francesi, svizzere, tedesche e italiane, ma non solo. «Abbiamo vinto in tutte e tre i tornei, under 9, 11 e 13, dove si fronteggiavano 32 squadre per categoria – racconta Giovinazzo – in 26 anni ci era riuscita soltanto una squadra cecoslovacca». Prima di questo i piccoli Gladiators avevano vinto in competizioni simili in Germania e ottenuto il secondo posto, confrontandosi anche con squadre russe, sia in Austria che in Slovenia.

«La squadra, fino all’under 12, ha dimostrato finora di non avere rivali – spiega Giovinazzo – mentre i più grandi si confrontano alla pari con le grandi formazioni italiane, francesi e svizzere». Domani infatti, dalle 8:30, al palaghiaccio di Aosta, che è la casa dei Gladiators da quattro anni, gli under 16 affronteranno in torneo squadre come Pinerolo, Chiasso, Lione, Milano e Torino. L’Italia dunque sta stretta al vivaio di hockeisti valdostani, che già disputano la stagione regolare francese e svizzera, oltre a quella italiana.

Alcuni traguardi sono soddisfacenti anche in termini personali. È il caso di Kevin Paillex, Niccolò Pellegrini e Tommaso Rossi, recentementi convocati in nazionale under 15. Oppure quello di Dennis Perino, Tommaso Maraschi e Alessandro Minniti, che sono finiti in prestito ad una squadra svizzera per disputare un importante torneo in Lettonia. L’ultimo caso, ma forse il più importante in termini di prestigio internazionale, è stato il riconoscimento ottenuto dal giovane Philippe Charles: «È stato chiamato ad Helsinki per disputare i World Selects under 13 – commenta Giovinazzo – è un torneo di squadre a livelli altissimi, organizzato da americani per selezionare i ragazzi europei».

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