La nuova sfida di Camandona, Cazzanelli, Favre e Ratti: scalata e record sulla cima del Manaslu
Ancora una sfida, ancora una salita verso vette ardite per guardare il mondo da lassù, dai luoghi più alti della Terra. È infatti partita oggi, 2 settembre, la spedizione in Nepal “fuori dagli schemi” della cordata italo-svizzera formata da Marco Camandona, François Cazzanelli, Emrik Favre, Francesco Ratti e Andreas Steindl.
Gli alpinisti e guide alpine affronteranno due vette Himalayane estremamente complesse con caratteristiche tecniche notevolmente differenti: il Manaslu – l’ottava montagna più alta del mondo con i suoi 8.163 metri – ed il Pangpoche, che, ad oggi vede la sua vetta di 6.620 metri ancora inviolata.
Proprio quest’ultima montagna sarà il primo obiettivo della spedizione che tenterà la scalata in totale stile alpino, utilizzando come campo base il villaggio di Samagoan a 3.800 m. Ascesa che, inoltre, sarà un’importantissima tappa di acclimamento per il prosieguo della spedizione.
Il secondo obiettivo, il Manaslu, invece verrà affrontato per due pareti: tramite la via Hajzer Kukuczka del 1986 sul versante nord-est che attualmente risulta non ripetuta; e tentando una salita in velocità sulla via classica puntando a battere il record di velocità stabilito il 25 settembre 2014 da Andrzej Leszek Bargiel, alpinista polacco che partito dal campo base raggiunse la vetta e fece ritorno in sole 21 ore e 14 minuti.
Grazie ad un collegamento satellitare, la spedizione potrà essere seguita sulle pagine social di Facebook di Camandona, Cazzanelli e Favre con news, foto ed aggiornamenti.