Lo sport al palo per il Coronavirus. Ma c’è chi si ingegna
Lo sport resta immobile. A meno che non si vada a fare una corsa in autonomia, qualche chilometro sugli sci stretti da fondo o qualche gita di scialpinismo, le possibilità di fare attività fisica sono ormai pressoché nulle. Le importanti restrizioni imposte dal decreto dell’8 marzo a impianti sportivi, palestre e piscine hanno spinto – se non obbligato – tutto il mondo dello sport valdostano e non solo a fermarsi, sia a livello amatoriale che dilettantistico.
Come reagire? Come si stanno organizzando le società? Le alternative sembrano inesistenti, ma qualcuno si ingegna per mantenere vivo lo spirito ed il benessere dei ragazzi.
In forma con i video dello Stade Valdôtain
È questo il caso dello Stade Valdôtain Rugby che, dopo aver fermato l’attività e chiuso il campo da rugby, la palestra e la club house, sta cercando di tenere occupati i più giovani: “Con il preparatore atletico Fred Tropiano stiamo girando dei video per far fare ai ragazzi degli esercizi a casa con i genitori”, spiega il presidente dello Stade, Francesco Fida. “È una cosa simpatica per mantenerli in attività e farli divertire. È giusto fermarsi, come tutti, in una situazione come questa, ma ci teniamo comunque a portare avanti il discorso dello sport come veicolo di benessere psicofisico”. L’attività del rugby è attualmente ferma fino al 15 marzo, ma quasi sicuramente il blocco andrà avanti almeno fino al 22.
Calcio, basket e pallavolo gettano la spugna
Tutto fermo per forza di cose negli altri sport di squadra. Il CCS Cogne di pallavolo non può allenarsi perché la palestra di Via Binel ad Aosta è chiusa. “Avevamo pensato di fare qualcosa all’aperto, ma attualmente abbiamo preferito non fare niente”, dice l’allenatore Leonardo Bajo. “Valuteremo il da farsi alla luce dell’evoluzione della situazione, lasciando alle ragazze la responsabilità di fare attività come la corsa o qualche esercizio a casa, anche se in uno sport tecnico come la pallavolo queste cose sono meno importanti. Sicuramente le cose andranno per le lunghe, sono abbastanza pessimista sulla ripresa dei campionati”.
Lo Chez Drink Eteila di basekt è nella stessa situazione, come illustra il direttore sportivo Massimo Mimotti: “Il PalaMiozzi è chiuso fino al 3 aprile, come da ordinanza del Comune di Aosta, e anche fare qualcosa all’aperto è impossibile. Noi avevamo già sospeso cautelativamente le attività per tutelare la salute dei nostri atleti. Per ora il blocco imposto dalla FIP è fino al 15 marzo, ma con la prima squadra praticamente tutte le partite sono contro formazioni provenienti dalle cosiddette “zone arancioni”, quindi a rigor di logica sarà davvero dura riprendere con i campionati”.
Neanche l’Aygreville di calcio, pur giocando ed allenandosi a Gressan, è più sceso in campo. “Le comunicazioni da parte della Federazione sono state davvero poco chiare”, dice Simone Zoppo, direttore sportivo delle Aquile. “L’attività di base è sospesa dal comitato, e noi da giovedì abbiamo anche sospeso le attività del settore giovanile. Per gli adulti stavamo cercando di capire se fosse possibile riprendere da domani, ma la situazione è in continua evoluzione e non sappiamo. Probabilmente con il nuovo decreto si sospenderà tutto”. Se ad Aosta gli impianti sportivi sono chiusi, ancora niente di sa di quelli di Gressan: “È ovvio che se dovessero chiuderli non avremmo scelta, ma la situazione rimane sempre ambigua. Peraltro, tutte le province in cui avremmo dovuto giocare fanno parte delle zone arancioni”. Il discorso di Zoppo va al di là del mero aspetto sportivo: “C’è un risvolto sociale non da poco. Questi giovani non possono andare a scuola, qualcuno magari non può lavorare. Il calcio poteva essere uno svago. Vedremo, siamo tutti quanti in un limbo”.
Verso la chiusura della stagione dell’hockey, salta il Sei Nazioni Under 16 ad Aosta
La Federazione ha annullato il campionato di serie A senior, quindi poche speranze rimangono anche per le giovanili dell’hockey: “Peccato perché era un’annata straordinaria, con l’Under 15 prima in campionato e anche l’Under 17 attrezzata per vincere lo scudetto”, annuncia il presidente dei Gladiators, Luca Giovinazzo. “Salta anche il Sei Nazioni Under 16, che avevamo organizzato qui ad Aosta con Germania, Austria, Svizzera, Danimarca, Norvegia ed Italia. Era tutto pronto, ma essendo in calendario ad inizio aprile è impossibile disputarlo. Purtroppo è una situazione più grande di noi. Il palaghiaccio è chiuso almeno fino al 3 aprile, quindi non so se si andrà avanti”.
La FISI: “blocco totale dell’attività”. Federica Brignone però è ancora in lizza per la Coppa
È arrivato oggi il blocco totale delle attività degli sport invernali. In una lettera, il presidente FISI Flavio Roda annuncia di fatto la fine della stagione “dell’attività agonistica di ogni ordine e grado”. “L’unica eccezione, già prevista dal DPCM del 4 marzo, vale per i soli atleti che si trovano già sui siti di gara di Coppa del Mondo e dei Mondiali Junior e quelli che sono in lizza per la conquista di una coppa generale o di specialità o per un posto significativo in classifica finale”. Via libera, dunque, al sogno di Federica Brignone di conquistare la Coppa del Mondo generale, oltre a quella di gigante.