Marcia Gran Paradiso, la quinta volta di Giorgio di Centa

11 Febbraio 2013

Per la quinta volta la Marcia Gran Paradiso è di Giorgio Di Centa. L’azzurro è riuscito ad avere la meglio sul giapponese Keishin Yoshida. In campo femminile trionfa la giapponese Ishida Masako che si mette dietro a 22 minuti di distacco la bergamasca Carolina Tiraboschi.

La 33esima edizione della marcia è stata caratterizzata da una fredda ma soleggiata giornata. Meno 18 gradi la temperatura registrata alla partenza sui prati di Sant’Orso dove è sbucato subito fuori a fare da testa della locomotiva Cristian “Zorro” Zorzi con alle spalle Hjelmeset, Di Centa, Cerutti e Yoshida. Anche la Ishida è stata lesta ad uscire dal gruppone, tallonata da vicino dalla finanziera Lucia Scardoni.

Dopo mezz’ora di gara, praticamente quando la granfondo si inoltrava verso il Parco Gran Paradiso, le gerarchie erano già ben delineate. Al comando Yoshida con incollato sulle code dei suoi sci Giorgio Di Centa e poi ad oltre un minuto Hjelmeset, a sua volta tallonato da Cristian Zorzi. Dietro un “buco” con Cerutti e Shoei Honda, quindi staccato Boschat e il gruppo con la Ishida li tra i primi.

Dopo il giro di boa di Valnontey la situazione era pressochè identica; sulla salita che da Cogne portava in alto verso Silvenoir Di Centa ha scaricato tutta la sua potenza e si è messo dietro Yoshida, li seguivano a quasi due minuti Zorzi e Hjelmeset sempre incollati, con staccata un’altra coppia, Cerutti e Honda. Nel frattempo Anselmet aveva agganciato Boschat mentre dietro si stava avvicinando la Ishida.

La classifica a quel punto era già quasi decisa, se non il continuo batti e ribatti tra Yoshida, veloce in salita, e Di Centa spericolato in discesa. La vittoria fino a 50 metri dall’arrivo di Cogne era dunque incerta. Yoshida è entrato per primo dentro lo stadio del fondo, Di Centa era la sua ombra stagliata sui binari. Ai 500 metri i due hanno iniziato già a sprintare, con velocità inusuali dopo 45 km, poi appena imboccato il rettifilo finale Di Centa ha infilato i suoi sci nei binari appena davanti a quelli del nipponico, chiudendo di fatto ogni possibilità di sprint vero sul traguardo. Così ecco Giorgio V re di Cogne. Alla fine la spunta Di Centa. La rivincita far i due è in programma nella 50 km di chiusura dei Mondiali di Fiemme.

“Sono tanto contento; fino alla fine non sapevo se riuscivo a battere il giapponese perché non lo conosco bene – sottolinea Di Centa –  L’ho studiato durante la gara; molto forte in salita. Ho attaccato ripetutamente durante la gara ma lui non si è mai staccato. Riuscivo a staccarlo solo in discesa nelle curve; lì era in difficoltà. Allora ho capito che potevo batterlo in volata. Anche perché è un duro e il fatto che sia arrivato nei primi 30 a Sochi la dice tutta”. Terzo posto per il norvegese Hjelmeset Odd Bjorn che si è messo dietro Zorzi.

In campo femminile Masako Ishida, nona assoluta a 13 minuti da Di Centa. Si è difesa bene la bergamasca Carolina Tiraboschi che ovviamente non poteva competere con la Ishida, al suo terzo sigillo a Cogne dopo quelli del 2009 e 2011.

Per la 25 km, novità di questa edizione, proposta dal comitato presieduto da Alberto Bethaz a tagliare per prima il traguardo è stata una donna, la veronese Lucia Scardoni staccata di 4 minuti prima di Patric Contoz, primo maschio, terzo Andrea Dellavalle.
 

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