Maurice Glarey al Chievo con il sogno della serie A
Un altro valdostano torna ad assaporare il sogno del grande calcio. Maurice Glarey, classe 1998, ha infatti siglato un pre-contratto di un anno con il ChievoVerona, al termine del quale la società scaligera valuterà il futuro del giovanissimo terzino destro aostano.
Cresciuto nell’Aygreville, Glarey è approdato nella passata stagione al Savona in serie D. “Ho fatto tutte le giovanili nell’Aygreville, per poi giocare nel 2015/16 in Eccellenza”, racconta. Un’ottima annata nella società del presidente Zoppo, al termine della quale è stato contattato dal Savona. In Liguria Maurice è esploso –18 presenze impreziosite da 4 reti e diversi assist – complice anche la grande stagione dei biancoblù, in particolare dopo l’avvicendamento in panchina: “Siamo partiti male, perdendo parecchi punti all’inizio che, alla lunga, hanno un po’ pesato. Con il primo allenatore Braghin ho fatto pochi allenamenti, perché mi sono rotto il menisco e sono dovuto rimanere fermo un mese e mezzo. Quando sono rientrato c’era Sandro Siciliano, e con lui mi sono trovato molto bene, imparando molto, tant’è che quest’anno mi voleva alla Folgore Caratese”. Il Savona ha sfiorato la promozione in Lega Pro, perdendo in finale contro la Massese: “Peccato, perché alla fine la Massese non si è iscritta, e credo che noi avremmo potuto dire la nostra quest’anno anche in una serie superiore”. Tutti elementi che hanno portato alcune società ad interessarsi a Glarey, tra cui Chievo e Novara. “Mi offrivano entrambi la stessa cosa, un anno di pre-contratto in prestito, al termine del quale fare le proprie valutazioni. Il Novara mi avrebbe mandato alla Folgore Caratese, dove avrei ritrovato il mio ex allenatore, mentre il Chievo mi avrebbe lasciato a Savona. Qui mi trovo bene, mi conoscono e sanno come sono fatto, ho ottimi rapporti con tutti. Per di più, il Chievo è una società prestigiosa, di serie A, quindi ho optato per i gialloblù”. Inevitabile fare un parallelo con un altro valdostano a Verona, il capitano Sergio Pellissier, ma Maurice non crede che la cosa possa aver influito sulla sua scelta.
Ora lo aspetta una stagione impegnativa e ricca di sfide. La prima è legata alla salute: “Circa un mese fa, durante le visite mediche con il Chievo, è risultato che ho la pressione alta. Da allora sono fermo, non mi alleno per precauzione, e sto facendo parecchie visite per capire quale sia il problema. Per ora siamo riusciti ad escludere alcune cose, ma spero di tornare presto”, rivela Glarey. Una volta risolta questa questione, c’è ovviamente la determinazione e la grinta di voler confermare e migliorare la stagione scorsa, anche per convincere il Chievo. “A livello di squadra credo che siamo molto forti e preparati, e c’è una bellissima atmosfera, pur avendo cambiato molti giocatori. Io devo giocarmela al massimo per guadagnare un posto da titolare, com’è giusto che sia”. Anche dal punto di vista “emotivo”, come lo chiama Maurice, non sarà una passeggiata: “L’anno scorso è stato il mio primo anno fuori casa, ed ho imparato molto. Se d’estate mi sono goduto il mare, ho un po’ patito la città che si svuota e l’atmosfera del mare d’inverno. Mio papà ed i miei amici sono venuti spesso a trovarmi, e anch’io sono tornato un po’ di volte, questo mi ha aiutato molto”.
Per concludere, alla domanda su quale sia il suo giocatore di riferimento, Maurice lascia trapelare la sua fede juventina: “Il mio preferito è Dani Alves, ma sono più simile a Lichtsteiner: pochi piedi e tanta corsa!”.