Per Federico Paini un ritiro dallo sci alpino dal sapore amaro

26 Gennaio 2022

Il database della FIS indica vicino al nome di Federico Paini la dicitura “Active”. Da pochi giorni, però, il 27enne di Verrès ha dovuto appendere gli sci al famigerato chiodo. Ma non per sua scelta.

A metà gennaio, appena dopo la tappa di Tarvisio di Coppa Europa chiusa con un 20° posto in discesa libera, il Centro Sportivo Carabinieri gli ha comunicato di essere stato “tagliato” dalla squadra. Una decisione irrevocabile che, dopo essere stata nell’aria al termine della passata stagione, sembrava ormai essere stata scongiurata: “Ad aprile dell’anno scorso mi avevano detto che c’era questa possibilità, perché nel centro sportivo, tra atleti e tecnici, siamo in troppi, soprattutto nello sci alpino”, racconta Federico Paini. “Io, ovviamente, non ero d’accordo, ma ho fatto la preparazione estiva e quella autunnale in attesa di conoscere le mie sorti. Una volta arrivato l’ok dall’Arma a novembre, ero ormai convinto di poter fare tutta la stagione”.

Invece, lo stop, ragionato sull’anno solare anziché su quello agonistico. “Fermarsi a metà stagione secondo me non ha molto senso, anche perché stavo ottenendo risultati discreti ai livelli preinfortunio. In Coppa Europa dobbiamo arrangiarci e non siamo spesati dai Carabinieri, quindi non influiamo neanche sul budget”.

Una carriera agonistica condita dall’esordio in Coppa del Mondo a Bormio il 28 e 29 dicembre 2018, con un 47° posto in discesa ed un 50° in Super G. Poi, alla vigilia di Kitzbuehel qualche settimana dopo, il crack: una caduta gli costa la rottura di crociato, collaterale interno e menisco del ginocchio sinistro, più una lesione parziale del collaterale esterno. Una lunga riabilitazione, due stagioni compromesse e il commiato da parte della Federazione.

Federico Paini però non si è dato per vinto, ha conquistato il titolo italiano di combinata alpina a marzo 2021 ed ora è pronto a rimettersi in gioco: “Approfitterò di questi ultimi mesi della stagione per fare esperienza come allenatore-skiman di altri due miei compagni del Centro Sportivo Carabinieri di Coppa Europa, Mattia Cason ed il valdostano Federico Simoni, con i quali mi trovo benissimo e con cui ho vissuto una delle stagioni più divertenti. È quello che vorrei fare in futuro, magari attraverso un distaccamento con la Federazione”.

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