Primo podio in Coppa del Mondo per Nadir Maguet
Una giornata storica per l’Italia dello sci alpinismo e per il suo rappresentante valdostano. A Ergan, in Turchia, domenica 12 febbraio il podio della sprint di Coppa del Mondo si è tinto di azzurro, con la vittoria di Robert Antonioli, seguito da Michele Boscacci e da Nadir Maguet. Un testa a testa finale molto serrato, che ha visto il valdostano chiudere in 4’54”, contro i 4’50” di Antonioli e i 4’51” di Boscacci. Con questo piazzamento e con il sesto posto di Chambre d’Aze a fine gennaio Maguet si porta in terza posizione nella coppa di specialità, e quarto nella classifica generale di Coppa del Mondo.
Per il “Mago” è quindi finalmente arrivata la prima medaglia in Coppa del Mondo senior, meritata per la determinazione con cui è stata cercata. “La stagione è iniziata col piede giusto. È la mia prima da Senior, quindi mi sono dato come obiettivo quello di cercare di rimanere nei primi dieci con costanza, per essere nella top ten del ranking mondiale a fine anno”, spiega Maguet. Al podio non ci pensava più di tanto, “se deve venire, ben venga”, ed alla fine è arrivato. Certo, la trasferta turca è stata particolare, con diverse nazioni (tra cui Svizzera, Austria e Germania) che hanno tenuto a casa i propri atleti, per timore della situazione geopolitica della penisola anatolica. “È stata una trasferta bellissima: certo, c’era qualche militare per strada, ma ho trovato tutto molto tranquillo e le persone del posto molto accoglienti. Ci sarebbe da imparare”, racconta Nadir. Di certo l’assenza di quegli atleti non ha abbassato il livello della competizione, con il giovane valdostano sugli scudi: “L’individuale è andata abbastanza bene, anche se poteva andare meglio: ero un po’ bloccato nelle prime salite, ma poi ho fatto un bel recupero nel finale fino al sesto posto. Nella sprint la gamba e la motivazione erano quelle giuste, ed è stata una grande emozione salire sul podio con i miei compagni di squadra”.
Ora gli sforzi e l’attenzione di Maguet saranno orientati verso i Campionati del mondo di Alpago, in provincia di Belluno, che prenderanno il via con la cerimonia inaugurale di giovedì 23 febbraio. “Non so ancora quali gare farò. Difficilmente farò l’individuale, perché ci sono 4 posti per squadra e probabilmente gli azzurri saranno Eydallin, Lenzi, Boscacci e Antonioli. Spero di fare la team race, da cui potrebbe uscire un bel piazzamento, e quasi sicuramente farò la sprint”. Niente vertical? “No, a differenza della corsa, il vertical nello skialp non è la mia specialità”, scherza Nadir. Qualche speranza di medaglia anche nella staffetta, oro azzurro agli ultimi mondiali.
Oltre a Mondiali e Coppa del mondo, l’attesa è per la Pierra Menta, storica gara in Savoia dall’8 all’11 marzo (“che ho vinto due volte da Junior”) e per il Mezzalama, per poi dedicarsi alle gare estive di corsa. “Ancora non so quali farò, valuterò di volta in volta: l’importante è che servano da allenamento per l’inverno e non mi affatichino troppo”.