Tor des Géants, record di partecipanti per la decima edizione: 920 al via da Courmayeur

08 Settembre 2019

Non bastano freddo e maltempo a fermare il Tor des Géants. La gara prende il via in una Courmayeur gremita di gente per salutare i “giganti” in partenza. Ai piedi del Monte Bianco si sono presentati in 920 provenienti da 72 nazioni che rappresentano 5 continenti. Il mondo intero ha gli occhi puntati su questa decima e speciale edizione della gara valdostana considerata la più dura del pianeta, come si trattasse degli “Oscar dell’Ultratrail”. Nessun “red carpet”, saranno le montagne, in particolare i quattro quattromila, a fare da sfondo alla competizione.

Il Meteo

Gli atleti non dovranno solamente sfidare gli altri concorrenti, ma soprattutto le condizioni meteo avverse che li aspettano in alta quota, lo zero termico è previsto intorno a 2000 metri, mentre sui colli, a circa 3000 metri, la temperatura viene stimata intorno ai -7/-10 Celsius. Inoltre a rendere più duro il percorso ci sarà anche la neve caduta in seguito al maltempo dei giorni scorsi che, per quanto sciolta, lascerà comunque spazio al “galaverna”, una poco simpatica brina sul terreno che renderà scivoloso il percorso.

I Giganti
Sono molti gli eroi delle scorse edizioni partiti per questa decima edizione del Tor des Géants, chi con la voglia di ripetersi e chi con la voglia, invece, di riscattarsi. A cercare di compiere l’impresa storica di aggiudicarsi il primo posto due anni consecutivamente c’è Franco Collé, orgoglio valdostano, già due volte vincitore del “Tor” (2014 e 2018) il cui record personale è di 71h49’10’’. Il gressonaro dovrà vedersela con gli altri agguerriti favoriti della corsa: Oliviero Bosatelli, quarto nel 2018, secondo nel 2017 e primo nel 2016, che in Valle d’Aosta si sente come a casa, Peter Kienzl, terzo lo scorso anno, e Galen Reynolds, indomito corridore canadese che nel 2018 insidiò Collé da molto vicino arrivando secondo con poco più di mezz’ora di ritardo. Una possibile meteora per questa edizione è Stefano Ruzza, vincitore al Trailaghi XL e terzo classificato all’UROC (Ultra Race Of Champions), la famosa 100 miglia statunitense.

Le Regine
Anche al femminile si prospetta una gara accesa e ricca di emozioni. C’è tanta voglia di far bene da parte di Lisa Borzani vincitrice del Tor 2016 e 2017 che vuole rifarsi della mancata partecipazione alla scorsa edizione, causa infortunio. Dovrà dare battaglia ad alcune delle regine del passato tra cui Anne Marie Gross, vincitrice delle prime due edizioni, e la valdostana Giuditta Turini che quest’anno ha già vinto al Valmalenco Ultradistance Trail e alla DoloMyths Run Sellaronda Ultratrail. Anche dall’estero giungono avversarie degne di nota. La spagnola Silvia Trigueros Garrote è la donna da battere, prima lo scorso anno con un record personale di 87h50’13’’,  ma non saranno meno insidiose Denise Zimmermann, vincitrice dell’edizione 2015 con un tempo di 79h12’35’’ ed Emilie Lecomte, prima nel 2014.

Menzione speciale va al “bocia” ed al nonno di questa edizione rispettivamente Mattia Limontini, del gruppo Esercito Italiano, classe ‘98, ed il portoghese Joaquim Sanpaio di 72 anni.

Aggiornamento Tor des Glaciers

L’avventura dei pionieri del Tor des Glaciers continua. A passare primo, in mattinata, presso la base vita di Cogne è l’italiano residente in Francia Luca Papi, seguito dallo spagnolo Javier Puit giunto alla stessa base vita febbricitante e raffreddato. Terzo a Cogne il giapponese Masahiro Ono poi superato da Luca Guerini che segue Puit con circa un’ora di ritardo. A guidare le quattro donne è, invece, Marina Plavan.

Al momento sono nove gli abbandoni: Fabio Menni, Dario La Martina, Charlie Sanguinetti, Mario Ramos, Alfio Rinaldo, Thierry Ador, Nathanael Jacqmin, Massimo Pica e Sylvain Oeillet.

 

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