Tour du Rutor, in 600 al via della 20° edizione

27 Febbraio 2020

Trecento coppie (di cui 19 donne), provenienti da 18 nazioni, per quattro giorni di scialpinismo di alto livello tra La Thuile, Arvier e Valgrisenche. È stata presentata a SkyWay, ad un mese dal via, la 20° edizione del Tour du Rutor Extreme, che si terrà dal 26 al 29 marzo.

Un totale di 105 km e 9500 metri di dislivello divisi in quattro tappe, con la grande novità di quest’anno rappresentata dall’inaugurale La Thuile-Planaval, 30 km con 2200 metri di dislivello: “L’idea è nata due anni fa, prendendo spunto dal Trofeo du Rutor del 1933 che si teneva proprio sul ghiacciaio”, spiega il direttore tecnico Marco Camandona. “Sarà un’impresa far passare quasi 700 persone su questo ghiacciaio, infatti abbiamo passato tantissimi giorni a monitorare la situazione. Ci sono stati tanti momenti di formazione per i 300 volontari ed i 18 tracciatori”. Da quest’anno, sul percorso anche tre defibrillatori e tre bivacchi elitrasportabili. “I primi andranno forte, ma per tuti gli altri l’impresa sarà arrivare in fondo. In montagna si va per condividere la passione per l’outdoor in maniera sostenibile, in squadra, quindi vogliamo far convivere l’agonismo con la scoperta del territorio della nostra regione e sviluppare turismo sui ghiacciai. Facciamo scoprire le eccellenze valdostane nel mondo attraverso il Tour du Rutor, che è un’eccellenza mondiale dello scialpinismo”, continua Camandona.

“L’idea del Tour du Rutor è nata ad Arvier nel 1995”, dice il sindaco Mauro Lucianaz, “ma quest’anno, per il venticinquennale, abbiamo voluto coinvolgere il territorio che ha dato origine al Trofeo du Rutor nel 1933, La Thuile”. “Lo sport è qualcosa di eccezionale, risveglia forza ed emozione”, esordisce il presidente della Regione Renzo Testolin. “Vogliamo valorizzare il territorio, la gente, le nostre peculiarità: la nostra regione è bella, vivibile, sana”.

I pronostici

A giocarsi il successo in questa storica 20ª edizione saranno gli azzurri del Cs Esercito Matteo Eydallin – Nadir Maguet con i vincitori di Pierra Menta Didier Blanc – Valentine Favre. Attenzione anche al binomio austro italiano composto da Jakob Herrmann – William Boffelli. Ruolo di outsider per l’esperto Filippo Beccari che, per l’occasione, correrà al fianco Al talentuoso atleta di casa Henri Aymonod. A caccia di un posto nella top five anche gli altoatesini Alex Oberbacher – Martin Stofner.  Sempre protagonisti anche i ragazzi di casa Stefano Stradelli – Francois Cazzanelli. Nella gara in rosa sfida Svezia – Italia con Fanny Borgstrom – Emelie Forsberg che se la dovranno vedere con Elena Nicolini – Martina Valmassoi.  In lizza per un posto sul podio anche le francesi Valentine Fabre – Ilona Chavailaz e le spagnole Marta Riba – Nahai Quincoces.

Spazio ai più giovani

Percorsi ad hoc anche per i più giovani. Due tappe per Junior e Cadetti, dai 15 ai 20 anni, ed una giornata, domenica 29 marzo, per le categorie “ragazzi” ed “allievi”.

Anche un fumetto ideato dalla Scuola Holden

Quest’anno il Tour du Rutor sarà anche una graphic novel, ideata dalla Scuola Holden di Torino. “Abbiamo scelto una “cordata” di quattro talenti per raccontare con un nuovo linguaggio il Tour du Rutor”, spiega il direttore, Mauro Berruto, ex coach della nazionale italiana maschile di pallavolo. “Ci siamo concentrati sui finishers, quelli che portano a termine l’impresa indipendentemente dal risultato. Il fumetto si chiama Ancora un passo e segue, a livello narrativo, l’andamento di una gara di scialpinismo, con verticalità ed orizzontalità”.

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