Posti letto per lavoratori stagionali, pronta la bozza del disegno di legge
Sarà ora all’esame della maggioranza la bozza del disegno di legge, consegnato dalle strutture competenti degli assessorati del turismo e opere pubbliche, che disciplina il riuso di immobili esistenti alberghieri e non finalizzato all’alloggio del personale di impresa alberghiera o esercente attività di somministrazione di alimenti e bevande. A spiegarlo in Consiglio Valle, rispondendo ad un question time di Stefano Aggravi di Rassemblement Valdôtain, l’Assessore Giulio Grosjaques.
“La problematica è nota da tempo e riguarda i lavoratori stagionali delle principali località turistiche” ha sottolineato l’Assessore al Turismo – Il documento nello stimolare l’insediamento definitivo degli stagionali impiegati può avere anche una valenza sociale per attenuare le dinamiche di spopolamento dei comuni. Si tratta di un primo modello, una prima base di lavoro che starà oggetto confronto con maggioranza e poi delle commissioni competenti e di tutti i portatori di interesse”.
Nella replica il capogruppo di RV Stefano Aggravi ha detto di voler “attendere di vedere il testo per comprendere se ci saranno gli spazi per eventuali altre misure, come quella dello sgravio dell’Imu annunciata dal comune di Courmayeur”.
A Courmayeur servono 400 posti letto per i lavoratori stagionali
28 marzo 2024
Se fino ad una decina di anni fa Courmayeur poteva contare su 2.900 residenti, oggi ne sono rimasti poco più di 2600. Un problema non demografico, ma principalmente residenziale. Courmayeur, località di Altagamma e nel circuito di Best of Alps, vive da tempo le contraddizioni di molte località simili. Un comune affollato di turisti, che si spegne nei periodi di bassa stagione.
Costi delle case proibitivi, affitti residenziali introvabili. Chi trova lavora ai piedi del Bianco è costretto a vivere nei comuni limitrofi.
Un’indagine avviata dal comune fra gli operatori turistici ha messo in luce come servirebbero almeno 400 posti letto per accogliere i lavoratori del settore. “Dipendenti che ora vengono sistemati in camere di albergo, tolte dal mercato, o in altri comuni” spiega il sindaco di Courmayeur Roberto Rota. “Se il comune perde il tessuto residenziale muore, come si vede nei periodi di bassa stagione, quando le attività non hanno interesse a tenere aperte” evidenziava ieri il capogruppo di minoranza Stefano Miserocchi.
Maggioranza e opposizione ieri si sono compattati intorno alla necessità di trovare una soluzione ad un “problema enorme”. Nell’approvare un emendamento al Dups portato dalla minoranza che chiede di “realizzare politiche e interventi che agevolino la disponibilità di prima casa per lavoratori e famiglia sia presenti che intenzionate a trasferirsi nel territorio comunale”, l’Assessore all’urbanistica Alberto Motta ha annunciato la volontà del governo cittadino di portare entro l’estate una variante non sostanziale al piano regolatore. L’iniziativa, oltre al recupero del fabbricato del Parco Bollino, prevede l’equiparazione a prima casa degli alloggi dati in affitto a dipendenti da parte di attività del territorio. “Il problema ha delle ricadute sociali, chi trova lavoro e alloggio a Courmayeur potrebbe essere più interessato a prendere la residenza a Courmayeur”.
La legge regionale sugli affitti brevi, pur avendo “dato risposte positive sotto diversi punti di vista”, ha complicato il problema degli affitti residenziali. “I 400 posti letto che servono sono numeri alti. Le soluzioni sono difficili da trovare” sottolinea il sindaco. “Abbiamo la zona industriale vincolata a prima casa e oggi poco abitata che potrebbe dare qualche risposta. Sarebbe un primo passo”.
La questione è anche sul tavolo della Regione. “Dobbiamo lavorarci insieme – conclude Rota – per avere degli strumenti urbanistici da mettere sul tavolo di investitori pubblici o privati”.