Adava, Luigi Fosson è il nuovo presidente degli albergatori
Il verdetto è finalmente arrivato per Adava, che durante l’assemblea del pomeriggio di oggi, lunedì 3 ottobre, ha assegnato al tandem composto da Luigi Fosson e Alessandro Perosino il prossimo mandato triennale alla presidenza del gruppo. Nella cornice del teatro Splendor di Aosta, l’oramai ex presidente Filippo Gérard ha presidiato alla votazione collettiva dei 421 presenti che, con sole 4 schede bianche, hanno visto l’albergatore battere il rivale Remy Herren per 251 voti a 166.
Donne e giovani
Dopo la nomina, Fosson ha ceduto la parola al proprio vice Perosino, dettosi più che disponibile a venire incontro a esigenze e richieste tanto tecniche quanto emotive delle circa 850 aziende del territorio che compongono l’Associazione degli Albergatori della Valle d’Aosta.
“Nella larga parte dei casi, le strutture valdostane sono tenute in piedi e mandate avanti dall’intraprendenza e dalla tenacia delle nostre donne, alle quali andranno il nostro sostegno e la nostra approvazione – ha commentato brevemente il neo eletto presidente -. Vedo oggi in sala moltissimi giovani, che spero possano aumentare in numero e migliorare in consapevolezza divenendo nuove e fondamentali leve che abbiamo desiderio e piacere di svolgere tale mestiere difficile ma bellissimo che richiede di essere versatili e aperti a lavori umili laddove necessario”.
“Una presidenza in assoluta continuità”
Albergatore senior avvicinatosi al mondo della ricettività nel 1990 con l’apertura del suo primo rifugio e a oggi gestore di una struttura a cinque stelle nonché di un appartamento in affitto gestito come chambres d’hôtes, Fosson si è detto certo della sua esperienza professionale completa.
“La nostra sarà una presidenza in assoluta continuità con i dossier aperti da Gérard e Rosset tra i quali quello dedicato agli affitti brevi e quello più complesso dei trasporti, che affronteremo in un clima di collegialità e compartecipazione di idee – la sua promessa durante i discorsi iniziali -. Dal punto di vista energetico ci rendiamo conto di quanto sia fastidioso per noi essere legati al tetto massimo nazionale nonostante la concreta opportunità di costruzione di una zona franca, mentre dal punto di vista della qualità alberghiera crediamo necessario fornire incentivi atti a generare liquidità, per esempio spingendo affinché la Regione garantisca tassi bassi e mutui a lunga scadenza per agevolare gli investimenti”.
“Creare impegno sul lungo termine”
Concordando con Fosson sulla validità di soluzioni che, come l’inserimento di stimoli quali la mancia obbligatoria per i collaboratori, sappiano ingolosire coloro che vogliano entrare nel settore, Perosino ha espresso la propria conferma di un focus sulle nuove generazioni che, con idee fresche e dinamiche, sappiano incarnare il futuro dell’hôtellerie valdostana.
“Vogliamo dare dinamicità all’annoso problema del reclutamento del personale con il quale abbiamo nostro malgrado a che fare da circa un biennio, ricercando un impegno continuativo e costante nonché coerente e duraturo – le sue parole -. Molti sono i ragazzi che lavorano e che vorrebbero avere per sé una abitazione dotata di servizi per vivere e rilassarsi dopo il turno così come molti sono i collaboratori che puntiamo ad attrarre da fuori regione destinando loro residenze degne e private nelle quali eventualmente stabilirsi in pianta stabile per creare una famiglia che vada ad abitare anche le zone più spopolate della regione”.
“La fine di un percorso”
Salito sul palco assieme al suo vice, Gérard ha inaugurato la seduta di elezioni successiva alla campagna elettorale affrontata dai due candidati tra incontri sul territorio e proposte concrete.
“È la fine di un percorso lungo sei anni e mezzo e nutrito di emozioni, amicizie, risultati e fallimenti e le numerose presenze di oggi non possono che testimoniare la vitalità della nostra associazione – le sue commosse parole, precedute dalla richiesta di un minuto di applausi dedicato all’ex presidente Piero Roullet -. Abbiamo ricevuto una grande eredità dai nostri precedessori e siamo certi di lasciare nelle mani dei nostri successori un ente cui la pandemia ha saputo infondere una credibilità che mai avremmo immaginato prima nonché una solidità e una rilevanza non indifferenti agli occhi delle istituzioni”.
Dopo gli ulteriori ringraziamenti a famigliari, strutture e uffici, collaboratori e amici, Gérard ha voluto concludere il proprio intervento ricordando la mancata trattazione delle “locazioni turistiche, una missione che, assieme a caro vita, inflazione e carenza di personale, rappresentano solo alcune delle sfide che la nuova presidenza dovrà affrontare in futuro”.
“Coniugare agricoltura e turismo”
Passata la parola all’ex vicepresidente Rosset, non è sfuggita la numerosità delle presenze che occupavano le poltrone del Teatro Splendor, interpretata quale grande segno di democrazia che sottolinea la forza di Adava nonché la serietà e il coraggio dei due tandem di desiderare un cambiamento.
“L’ultima mia prerogativa sarà quella, dopo aver portato avanti con convinzione una legge fondamentale per il comparto e la sua stabilità economica come quella sugli affitti brevi, di riportare personalmente al Celva tale istanza che ci ha costretti a subire una perdita di circa 15 milioni di euro per la sola mancanza di dati ISTAT – la dichiarazione -. Spero che coloro che seguiranno il nostro mandato raccolgano l’eredità da noi lasciata di coniugare mondo agricolo e mondo turistico portando avanti l’impegno di utilizzare costantemente e concretamente prodotti del territorio nelle nostre strutture”.