Il Mav riallestisce i suoi spazi, riaprirà nell’estate 2022
Il Mav – Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione – di Fénis è chiuso al pubblico da alcuni mesi per lavori, e riaprirà nell’estate 2022.
Dopo il rifacimento dell’ingresso dello spazio espositivo, ormai ultimato, ha preso ora il via un grande progetto di riallestimento degli spazi interni.
“Non si tratta di una semplice revisione interna degli spazi – spiega la responsabile della struttura Nurye Donatoni –, ma di un progetto allestitivo con nuovi colori, modelli e spazi. A 13 anni dalla sua inaugurazione il museo è stato capace di far percepire gli oggetti di artigianato quali patrimonio da tutelare, ma oggi è necessario guardare oltre. Con questo nuovo allestimento vogliamo invitare il pubblico a mettere in dubbio le proprie certezze sull’artigianato attraverso un’analisi dei patrimoni e delle loro caratteristiche e una riflessione sul significato di artigianato, manualità e territorio. I patrimoni esposti saranno sempre quelli della collezione permanente, ma inviteremo il visitatore ad osservarli da un punto di vista differente”.
Il progetto di revisione dell’allestimento del museo di Fénis va quindi verso una riorganizzazione degli spazi e degli oggetti in funzione di un nuovo messaggio da veicolare – si legge in una nota – ma mantenendo una sempre forte connessione tra le opere, lo spazio e il pubblico che, a volte, diventa parte attiva dell’esposizione.
Un biglietto unico con il castello di Fénis?
“Il Mav, con il suo allestimento rinnovato sarà più competitivo all’interno del panorama turistico-culturale valdostano – aggiunge il Presidente dell’Ivat Bruno Domaine –. La vicinanza con il castello di Fénis, luogo di cultura che ogni anno attira milioni di turisti, permetterà il rilancio di un polo culturale di ancora maggiore attrattività. Stiamo lavorando con gli assessorati competenti per attuare il progetto del biglietto d’ingresso unico con il castello, una bella opportunità di collaborazione tra enti in grado di consentire al turista di meglio godere dei luoghi di cultura della nostra regione”.