Sci: a Pila record di presenze. Bene anche Cogne e Crevacol
Per il comprensorio di Pila la stagione invernale 2022/2023 è stata da record. A fronte di 465 mila primi ingressi (+26% rispetto all’anno passato), ad aumentare del +34% è stato anche il fatturato, che nei mesi passati ha toccato quota 13,3 milioni di euro.
“I dati non mentono e sono sicuramente confortanti per tutto l’impianto, dove finalmente dopo anni di assenza abbiamo potuto notare il ritorno dei frequentatori internazionali provenienti da Belgio, Francia e in special modo Regno Unito – commenta Davide Vuillermoz della Pila spa -. È chiaro però che il nostro lavoro di promozione debba continuare per riuscire a convertire la nostra da una semplice località sciistica a una autentica località turistica che vada a intercettare la fascia di pubblico che sceglie la regione non soltanto per lo sci ma per la propria intera vacanza”.
Chiusosi l’inverno, dunque, la stazione è già alle prese con interventi e azioni mirati finalizzati all’allargamento e alla destagionalizzazione della propria offerta.
“Grazie alla collaborazione con Aosta stiamo andando ad ampliare il comprensorio sino al capoluogo, coinvolgendo la città nel nostro flusso turistico e incrementando così posti letto e proposte differenti dal solo sport – spiega Vuillermoz -. Partiranno già questa estate i tanto attesi investimenti per la telecabina Pila-Couis, un atout che sicuramente ci aiuterà a proseguire lungo la nostra linea strategica di apertura al mercato turistico”.
Nonostante le condizioni nevose incerte ma comunque 3 volte superiori rispetto all’annata 2021/2022, anche le piccole stazioni di Cogne e Crevacol hanno saputo eguagliare le soddisfacenti stagioni invernali pre Covid: mentre la prima ha registrato 19 mila primi ingressi (+19%) per un totale di 450 mila euro di fatturato (+24%), la seconda ha registrato 27 mila primi ingressi (+49%) per un totale di 486 mila euro di fatturato (+68%).
“Dopo essere stati penalizzati l’anno scorso per via della poca neve, possiamo dire che l’afflusso negli impianti è tornato similare a quello delle stagioni passate arrivando quasi a confermare lo splendido risultato del biennio 2019/2020 – constata ancora Vuillermoz -. Grazie alla Legge 15, che per 3 anni finanzierà l’iniziativa degli skipass a 100 euro nelle piccole stazioni, sicuramente continueremo a seguire questa linea, senza mancare di confrontarci e pianificare azioni future con i Comuni e i partner delle scuole di sci per espandere eventualmente l’offerta anche al comparto della ricettività”.
Secondo Vuillermoz e la Pila spa, il settore dello sci rappresenta il fulcro del turismo valdostano nonché uno dei principali motori dell’economia di tutta la regione, “tuttavia è bene evitare pericolosi focus monotematici andando a creare proposte complementari a quel traino che è lo sci per esempio orientandosi a sci alpino, ciaspolate, mountain bike e passeggiate con percorsi dedicati”.
Per la Monterosa boom di stranieri nella stagione appena chiusa
+199% dei turisti stranieri, un fatturato annunciato che tocca 16 milioni 860mila euro (con un +16% sulla stagione 2021-2022 e +19,80% su quella 2018-19, l’ultima prima di Covid e restrizioni), i primi ingressi in salita del 15,37%. E’ l’anticipazione dei dati sulla base della quale Monterosa Spa, la società di gestione degli impianti di Champoluc-Frachey e Gressoney-La-Trinité, delinea, per la stagione sci 2023 (chiusa lo scorso 16 aprile), “il profilo di un successo che va a sottolineare la bontà delle scelte gestionali attuate, garantendo margini che potranno essere re-investiti sugli impianti così da mantenere sempre alta e competitiva l’offerta del comprensorio Monterosa Ski Tre Valli”.
Un traguardo cui la società guarda anche “in vista della prossima stagione estiva alle porte, per la quale il comprensorio, chiuso l’inverno, si sta preparando”. Nell’analizzare il ritorno dei turisti stranieri, l’azienda evidenzia gli arrivi da Scandinavia (+95%), Belgio (+64%) e dal Regno Unito (+29%). Un apporto considerato fondamentale anche per il territorio, visto che “la loro permanenza nelle valli del comprensorio è stata in media settimanale, approssimativamente 5 i giorni di sci e 6 i pernottamenti”.
Secondo Monterosa Spa, “altro importante tassello, nella costruzione del successo che si sta oggi celebrando”, è stata l’applicazione del prezzo dinamico, a fronte della decisione presa da Monterosa Spa di mantenere i prezzi degli skipass in linea con la stagione precedente. Secondo l’azienda, questa pratica “ha garantito il contenimento della domanda nei periodi di picco, limitando il sovraffollamento, permettendo così a sciatori e non, di godere appieno della bellezza di questi luoghi”. Ugualmente importanti sono ritenuti, sull’esito stagionale, gli investimenti “fatti per ammodernare e potenziare gli impianti di innevamento programmato”.
Sul fatturato complessivo, i primi ingressi si attestano a circa 491mila euro per Monterosa Spa (Champoluc-Frachey e Gressoney-La-Trinité), che diventano 602mila euro se si aggiungono i numeri di Alagna. Per la stagione appena conclusa, l’azienda sottolinea pure la vorticosa impennata delle prenotazioni via web, aumentate ben dell’886%, passando ad una quota di fatturato che, se pre-pandemia si attestava sui 700mila euro, oggi chiude a 6 milioni e 900mila euro.
La soddisfazione dell’ad
Giorgio Munari, amministratore delegato di Monterosa Spa, commenta le prime proiezioni non nascondendo soddisfazione, ma sottolineando che esistono criticità da tenere presenti: “dopo la passata stagione, in cui lo strascico del Covid aveva causato la netta mancanza di stranieri, quest’anno il mercato si è stabilizzato e le presenze di stranieri sono tornate ai livelli pre-pandemia”.
“Con la politica tariffaria attuata siamo riusciti a raggiungere un record di incassi derivante dalla vendita di biglietti, dato che però – sottolinea ancora Munari – ancora non ci consente di coprire il differenziale dovuto all’aumento dei prezzi energetici e dei ricambi per la manutenzione, aumentati in modo considerevole. La redditività è leggermente calata e per il futuro auspichiamo in una diminuzione dei costi energetici e lo stabilizzarsi dell’inflazione, variabili che dovrebbero consentirci di poter gestire con serenità l’azienda”.
Sci: con oltre 103 milioni di fatturato in Valle d’Aosta è stagione record
Lo sci si riconferma in Valle d’Aosta un fondamentale volano turistico nonché il primo traino economico invernale della regione grazie a una stagione 2022/2023 che, con oltre 103 milioni di fatturato, ha battuto ogni record. Con circa 30 milioni di passaggi negli impianti, per un totale di presenze di circa 3 milioni, l’andamento della stagione continua a crescere come già negli ultimi 5 anni registrando un incremento medio del +20% rispetto al biennio 2021/2022.
“Ovviamente le situazioni sono contingenti e variano sulla base delle dimensioni, delle strutture e delle condizioni di innevamento e frequentazione dei singoli comprensori, ma il trend è stato ottimo, uno dei migliori di sempre – dichiara Ferruccio Fournier, presidente dell’Associazione valdostana impianti a fune -. Riteniamo che questa tendenza proseguirà in futuro anche se magari non con queste percentuali, confermando che lo sci di discesa è per noi una delle principali attività che la montagna può dare oltre che una delle fonti di attrazioni invernali principali per il turista”.
I dati dell’Avif restano tuttavia ancora parziali poiché non tengono conto dei risultati conseguiti da Cervinia, i cui impianti resteranno aperti sino alla prossima domenica 7 maggio, nonché delle ripartizioni con i comprensori di Francia, Svizzera e Valsesia.
“Tutto il sistema economico della Valle d’Aosta che gravita attorno al mondo degli impianti ha riscontrato un simile miglioramento della propria attività, dalla ricettività ai ristoranti, dai bar ai negozi, dal noleggio alle scuole di sci – prosegue Fournier -. Questo dimostra ancora una volta che, contrariamente a quanto asserito da alcuni, lo sci alpino non è un comparto maturo e oramai in stasi, bensì una disciplina fondamentale nel tempo libero del turista che sceglie la montagna”.