Crisi del turismo? L’errore è anche online!
Quando vai in vacanza per un weekend o una settima come scegli la località, l’albergo dove alloggiare o il ristorante dove mangiare? Tu, come il 68% degli italiani, consulti internet, scegli le date, confronti i prezzi e le opportunità. La correlazione tra scelta finale e web, dunque, risulta essere strettissima.
Secondo logica, la presenza online risulta indispensabile per fare in modo che una località o una struttura turistica possa farsi trovare da turisti di tutta Italia e del Mondo.
Il viaggio dell’utente verso la scelta finale passa da una serie di tappe: dalla conoscenza del prodotto, attraverso pubblicità visive come quelle TV, alla ricerca di informazioni utili ad approfondire la scoperta, attraverso internet e i motori di ricerca.
Negli ultimi anni, forse per “merito” dell’emergenza sanitaria, la Valle d’Aosta ha investito ingenti somme su grandi testate e spot TV, una mossa importante capace di aumentare la conoscenza del territorio, ma seguendo il ragionamento sopra espresso è stata altrettanto abile a sviluppare un’immagine online?
La risposta deve essere trovata nel luogo stesso delle ricerche di milioni di italiani, cioè la rete. Ma come fare a scoprirlo?
Attraverso un’analisi sul web che parte dai motori di ricerca e dai portali di settore, passando per l’utilizzo dei vari social e le campagne di web marketing, per concludersi con la presenza e la strategia sulle varie app dedicate al turismo.
Oggi, nel primo di tre approfondimenti settimanali previsti sul tema, ci dedichiamo in particolare proprio ai primi elementi citati: i motori di ricerca e i portali di settore.
In primo luogo, da una normale ricerca su Google riguardante una qualsiasi località turistica della regione, è facile imbattersi in numerosi siti di settore (nel dettaglio, abbiamo analizzato i primi due risultati, su doesciare.it e skiresort.it) che al loro interno contengono banner dedicati ad inserzionisti che pubblicizzano località concorrenti, ahinoi soprattutto del Trentino (vedi foto allegato).
In secondo luogo, tra le parole più digitate su Google da papabili utenti della montagna ci sono termini come: “vacanze montagna”, “vacanza in montagna”, “last minute montagna”, ognuna di esse è ricercata giornalmente centinai di volte. Migliaia di potenziali clienti a target che, come prime voci nella prima pagina di Google, si troveranno schermate colme di annunci pubblicitari legati a località del Trentino Alto Adige (vedi foto allegato).
Un bombardamento d’informazioni che inevitabilmente condizionano le scelte di acquisto di una vacanza ad un costo proporzionalmente nettamente inferiore alle campagne TV.