911 Cabrio, Porsche rinnova la tradizione del suo mito
Ancora una volta parliamo di Porsche ma, scusateci, ne vale nuovamente la pena. La primavera entra nel vivo e annuncia l’estate, la stagione che induce ai viaggi, all’aria aperta, alla vacanza dagli impegni che ci assillano nel resto dell’anno.
E allora, come non parlare della nuova, ennesima, interpretazione della 911, in versione Cabrio. Porsche, lo abbiamo già sottolineato, scommette sempre sullo stesso imprinting, nato nel 1963 e confermato nel 1982, quando nacque lo spider. Un look uguale a se stesso, quello della 911, quasi eternato rispetto ad un mercato dell’auto che appare spesso posseduto dalla frenesia di nuovi modelli, restyling, model year.
Eternato ma sempre attualizzato, a seconda delle versioni incidendo sulle dimensioni, le proporzioni, l’assetto. Comunque sia, il risultato è affascinante, rapisce, cattura. Linee di classe e sportive, una sensazione di possanza ma raffinata. Un’alchimia non replicabile, che ha fatto la fortuna della Casa di Stoccarda. La nuova Cabrio rispetta l’alchimia, ampliando lievemente, quasi impercettibilmente, la carreggiata, abbassando, sempre con grande discrezione e minima misura, l’assetto, che comporta ora una maggiore rigidità strutturale, e recupera elegantemente anche stilemi del passato, come l’incavo sul cofano anteriore. Significativa la parte posteriore, caratterizzata dalla griglia a liste verticali e dai nuovi proiettori a LED.
La capote in tela si apre elettricamente in soli dodici secondi e anche in marcia fino a 50 chilometri orari. Il Porsche Communication Management (PCM) regala infotainment di lignaggio con il display da 10″9. Due le versioni: S, a trazione posteriore, e 4S a trazione integrale. Il motore è un sogno: un tre litri a sei cilindri boxer biturbo che sviluppa 450 cavalli con una coppia da urlo, pari a 530 Nm tra i 2300 e i 5000 giri. I dati che ne conseguono fanno registrare una velocità massima di 304 chilometri orari, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h pari a 3″9 (3″7 con il pacchetto “Sport Chrono”) per la “S”, ulteriormente limata a 3″8 (3″6 con il pacchetto “Sport Chrono”) per la “4S”.
Il cambio PDK a otto marce automatico a doppia frizione è semplicemente chirurgico. Insomma, uno spettacolo di potenza e pure di stabilità. Notevole la dotazione in tema di sicurezza. Con il cruise control e il mantenimento della corsia, il sistema “Wet Mode” è di serie e in caso di guida sul bagnato aziona dispositivi di controllo e di avviso al conducente. Prezzo da euro 138.639.