Giannini torna con la 500 Spettacolo, una “dream car” in miniatura
Giannini è prepotentemente tornata. La storica azienda romana è da sempre sinonimo di artigianalità – anzi, a nostro avviso, di arte allo stato puro – sia nell’elaborazione che nella realizzazione di carrozzerie di vetture innumerevoli, quasi tutte di estrazione Fiat.
La sua epopea inizia nel lontano 1922. È un’officina che presto collabora con Itala, fondatore Matteo Ceirano, proprio con la Casa torinese che vince la Pechino-Parigi nel 1907, a bordo Scipione Borghese, Ettore Guizzardi e Luigi Barzini.
Proseguono le elaborazioni di modelli come “Balilla” e Topolino”, le “500” ma anche “1300”, “1500”, “850”, negli anni sessanta. Un decennio più tardi, ecco le rivisitazioni di vetture come “126”, “Panda” e “Ritmo”. E ancora, “Uno” e “Punto”. Senza disdegnare escursioni nel mondo delle corse e la realizzazione di propulsori propri, come il “G1” visto alla “Mille Miglia” del 1949. E adesso Giannini prende in mano la Abarth 500, creando la “500 Spettacolo”.
In partnership con la “Impero”, sempre romana, di Fabrizio Grandi, e la “Maestri Design”, che conferisce il tocco di torinesità dello stabilimento un tempo Pininfarina di Grugliasco/Torino. Con quali risultati? Il propulsore originario da 1.4 litri T-Jet produce, grazie alle cure di Giannini, 250 cavalli, con una coppia da 360 Nm: la spinta da 0 a 100 chilometri avviene in soli 5”5. Velocità massima addirittura attestata a 280 chilometri orari.
Ma la “Spettacolo” non si ferma qui. Il look è muscoloso ma insieme elegante, robusto ma raffinato, aggressivo ma armonioso. A cominciare dalle dimensioni: lunghezza 3.75 metri – 9 centimetri in più della Abarth – larghezza 1.66 – contro 1.63 – e soprattutto altezza 1.47 contro 1.49, solo due centimetri ma che fanno la differenza in termini di cattiveria e di assetto.
Per la carrozzeria, Giannini fa ampio uso di alluminio. La “Spettacolo” è ampiamente personalizzabile, su numerosissimi elementi. L’artigianalità – ripetiamo che a questo livello trattasi di arte – si vede tutta, la cura del particolare è al centro del progetto come, ovviamente, la ricerca delle prestazioni cui abbiamo accennato, che fanno della “500 Spettacolo” una dream car in miniatura. Duecento le unità in produzione, lavorate a mano. Una macchina di nicchia, che vale gli euro 133.000 di prezzo.