La nuova Ducati Panigale V2, divertimento senza sfidare il limite
Innanzitutto, sgombriamo il campo da facili equivoci, voluti o meno. La Panigale V2 è una Ducati a tutti gli effetti, come cercheremo di illustrare. I tocchi di eleganza non vanno di certo a sminuire il DNA della Casa, anzi, ammorbidiscono e smussano, lasciando, tuttavia, inalterati prestazioni e divertimento. Potremmo definire la nuova nata come una media, anche se maggiorata, a metà verso la maxi.
Il design della Panigale V2, nelle concessionarie dallo scorso dicembre, richiama opportunamente la Panigale 899 e riprende gli stilemi della Panigale V4, con la doppia carena, la strumentazione TFT, i fari a LED allo stesso tempo occhiuti e discreti e presenta la novità, crediamo gradita, di una sella più comoda, leggermente più lunga di due centimetri e più imbottita. L’impatto ci descrive una macchina agile, meno scolpita ma proprio per questo di appeal fascinoso, almeno per noi, rispettando il detto per cui i gusti sono gusti. Il forcellone posteriore è monobraccio con monoammortizzatore Sachs e il baricentro della moto è più alto – l’ammortizzatore è più lungo di due millimetri, sembra un’inezia ma non lo è – con il risultato di rendere il mezzo maneggevole conservando una solida stabilità: affrontando le curve veloci, l’avantreno dà la netta impressione di essere incollato all’asfalto. Insomma, come accennavamo, le prestazioni non mancano e assicurano il consueto piacere agli aficionados, conquistando o tentando di conquistare anche coloro che vogliono divertirsi senza cercare a tutti i costi il limite. Sfida che riteniamo avvincente e con ogni probabilità anche vincente.
Il propulsore è un due cilindri a V di 90° a quattro tempi raffreddato a liquido, per una cilindrata di 995 cc., distribuzione ovviamente desmodromica a quattro valvole per cilindro. I cavalli sono 155 accompagnati da una coppia di tutto rispetto, pari a 104 Nm. Il colore è rosso, ma chi ne desidererebbe uno diverso? Anche il sistema elettronico deriva dalla Panigale V4: la piattaforma inerziale a sei assi comanda lo slide control, una forma maggiormente evoluta del controllo di trazione, a otto livelli, l’anti impennata a quattro livelli, il freno motore a tre livelli, il cambio elettronico a sei marce e l’ABS cornering a tre livelli. Tre le modalità di guida: Race, Sport e Street. Lo scarico è assolutamente innovativo: corto e con un catalizzatore importante. Prezzo, euro 17.990.