Lancia Pu+Ra HPE, un concentrato di futuro con l’occhio alla storia
Il 27 novembre 1906 Vincenzo Lancia fonda a Torino il marchio automobilistico che porta tuttora il suo nome. Erano gli anni d’oro per i brand nati sotto la Mole, pensiamo a Fiat, ovviamente, ma anche a Chiribiri, Diatto. Lancia si pone un target ben preciso: si indirizza verso la produzione di auto di lusso, non disegnando, peraltro, segmenti più accessibili. Qualche modello? Flavia, Aurelia, Flaminia, Aprilia, Ardea, Appia.
Nel 1969, Lancia entra a far parte del Gruppo Fiat e prosegue nella stessa filosofia, con vetture quali Delta, Beta, Prisma, Gamma, Thema. Una decina di anni fa, la produzione si limita alla Ypsilon, il cui grande successo, che dura tuttora, contribuisce a mantenere vivo il marchio, che non pochi addetti ai lavori davano per finito. Oggi, la svolta con l’avvio di Stellantis.
Un rilancio un grande stile, che prevede la nuova Ypsilon a fine 2023, il ritorno della Gamma quale ammiraglia, la nuova Delta nel 2028. A fare da battistrada e da base per la futura produzione, la Casa presenta una concept-car denominata Pu+Ra HPE, dall’aspetto e dai contenuti rivoluzionari, un vero e proprio manifesto per i prossimi dieci anni, come sottolinea la Casa. Un ponte tra passato e futuro, perché le citazioni non mancano, dai proiettori rotondi della Stratos alle linee orizzontali della Beta HPE.
A parte il primo impatto estetico notevole per bellezza e personalità, con le fiancate suadenti ed eleganti, Pu+Ra HPE è una concept tutta sostanza, con soluzioni innovative che rappresentano la summa delle caratteristiche che andranno ad assumere le auto di serie a venire. Andiamo con ordine. In primo luogo, l’aerodinamica, volta a ottimizzare il coefficiente di penetrazione (Cx). Parecchi elementi convergono a tale fine: non si tratta del solo disegno generale a cuneo apparentemente accennato eppure di grande efficacia, ma anche dei cerchi appositamente studiati, dei retrovisori sottilissimi, del tetto circolare panoramico e ribassato.
Gli interni sono un inno al made in Italy di alta qualità, con la partecipazione di Cassina. L’obiettivo è quello di ricreare l’atmosfera delle case italiane, ne sono immediato esempio l’iconica struttura frangisole a veneziana e il salotto nella parte posteriore, con un tavolino in mezzo, che intendono trasmettere il concetto di accoglienza, appunto, in una casa.
Un display di generose proporzioni gestisce tutti i comandi e l’infotainment: grazie al sistema Sound Air Light Augmentation (l’acronimo che ne deriva, SALA, rimanda al predetto concetto di accoglienza) è possibile variare l’ambiente interno. Non manca la guida autonoma.
Altro must la sostenibilità. Il settanta per cento della superficie estetica è sostenibile, con il tappeto in fibra naturale, con le ampie vetrature in materiale riciclato. Lancia Pu+Ra HPE è full electric, l’autonomia è dichiarata in 700 chilometri, la ricarica avviene in dieci minuti e poco più, il consumo energetico si attesta al di sotto dei 10 kWh per 100 chilometri.
Ultimo tocco, lo spoiler posteriore, al centro del quale troneggia la nuova scritta Lancia. Un concentrato di futuro, con l’occhio alla storia. Ne vedremo una prima applicazione pratica a fine anno, come accennavamo, con la nuova Ypsilon.