“Milano”, il ritorno alle origini di Alfa Romeo
È come un ritorno alle origini, un cerchio che si chiude. Avevamo raccontato qualche tempo fa del SUV Alfa Romeo, una vera Alfa, secondo le parole del CEO Jean-Philippe Imparato. Mancava un anno, almeno queste apparivano le tempistiche, al lancio nelle concessionarie.
Oggi la nuova denominazione, da “Brennero”, che comunque non era definitiva, a “Milano”. Un ritorno alle origini, dove tutto nacque, e un omaggio alla Storia e alla città da sempre tessuto connettivo di Alfa Romeo, anche se la nuova nata sarà, dicono, prodotta a Tichy, in Polonia.
La Casa celebra Milano, dove tutto è iniziato 113 anni fa e prevede la presentazione ufficiale ad aprile. Ancora una notizia data con grande anticipo, come già per la “Tonale” e appunto per la Brennero. Un’attesa che probabilmente tende ad ingolosire la clientela, anche se l’effetto di largo anticipo potrebbe “bruciare”, almeno parzialmente, il modello.
Ma in Alfa sanno il fatto loro e quindi avranno svolto gli opportuni approfondimenti e le idonee simulazioni. Il CEO Imparato ha sottolineato che “Con l’arrivo di Milano nel 2024, Alfa Romeo completa una line-up in grado di incontrare i desideri di tutti i nostri appassionati e non solo“.
“Milano” sarà un SUV che però recupererà una buona dose di sportività, in linea con il DNA di Alfa. Le linee, quindi, ricorderanno un coupé, con una calandra aggressiva e i fari a LED a fessura, senza dimenticare l’andamento che dalle fiancate procede verso il posteriore.
Le dimensioni dovrebbero situare “Milano” appena sotto “Tonale”, con la lunghezza che si attesterà intorno ai quattro metri e venti centimetri, come si conviene ad un segmento B. Saranno valorizzate le esperienze molto positive raccolte da Avenger, la piccola di Jeep, e dalla Fiat 600e.
L’esordio di “Milano” vedrà protagonista la full electric, in linea con l’ambizioso progetto della Casa di una gamma green entro il 2027, equipaggiata da una batteria da 54 kWh che eroga una potenza pari a 156 cavalli con autonomia da 400 a 550 chilometri a seconda del percorso in statale o cittadino, per un prezzo di partenza di 27.000 euro.
Poi dovrebbe essere la volta di una versione ibrida, un 1.2 tre cilindri Turbo da 136 cavalli, costo 39.000 euro. Con l’indiscrezione di una successiva chicca di un’altra full electric a quattro ruote motrici forte di una potenza di 240 cavalli.