Coronavirus, “Siate coscienziosi, siate asceti: state a casa”

08 Marzo 2020

La sottovalutazione delle implicazioni legate all’epidemia di COVID-19, da parte di molti cittadini italiani, ha reso necessaria, da parte del Governo italiano, l’attuazione di misure drastiche e speciali atte al contenimento dell’infezione da Coronavirus. La chiusura, di fatto, della Lombardia e di altre quattordici province italiane, dovrebbe far alzare le antenne a tutta la popolazione del paese.

La situazione è critica e in pochissimo tempo potrebbe evolvere in drammatica. I medici della Società Italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva hanno già paventato “limiti d’età per la terapia intensiva “, questo significa che i sitemi di supporto vitale, nei nosocomi delle aree più colpite dall’infezione, sono al collasso; significa pure che tra un ottantenne diabetico grave e un cinquantenne con prole, i medici potrebbero dare priorità, nell’effettuazione di procedure salva vita, al paziente più idoneo a riceverle. Fermo restando che l’ottantenne sia sicuramente nonno di qualcuno.
Tutti i virologi, epidemiologi, infettivologi e rianimatori del paese sono ormai concordi nel non definire più il COVID-19 come ” poco più di una influenza “, si tratta invece di un virus che nel 1012% dei casi porta il paziente ad avere necessità di cure mediche specialistiche. 
È tempo, in qualità di cittadini responsabili, di prendere in mano la situazione e seguire alla lettera le indicazioni di prevenzione dal contagio. STATE A CASA.

Tutte le attività non necessarie devono essere sospese: aperitivi, cene, birrette con gli amici e quant’altro non sia strettamente necessario, per un periodo di tempo non ancora specificato, vanno stoppate. Può essere difficile, potrà sembrare assurdo ma ne va della vita di intere comunità, compresa la nostra. Bisogna considerare il fatto che, per molti soggetti, la malattia ha un decorso poco grave, con sintomi lievi ma è sufficiente una visita dai nonni o dai genitori anziani o in cattive condizioni di salute per metterne in pericolo la vita.

Pensate a dover vivere l’esistenza con il rimorso di essere stati la causa della morte di un nostro caro, magari perché non si è stati capaci di rinunciare ad una serata in compagnia, ad un bombardino nel bar affollato di una pista da sci. Pensateci.

Siate coscienziosi ossia usate la vostra coscienza civica e seguite alla lettera le direttive dell’Istituto Superiore di Sanità. Non sottovalutate la situazione, non pensate di essere superiori all’infezione.

Siate asceti ossia sfruttate questo periodo di forzata inattività sociale per crescere interiormente, per dedicarvi alla lettura di quel libro che vi ispira da tempo ma che rimane a prendere polvere sullo scaffale per il sopraggiungere, sempre, di altre priorità; per regalarvi l’ascolto integrale di quell’album musicale che vi è sempre piaciuto ma al quale non avete mai prestato molta attenzione; per trascorrere del tempo con i vostri figli, osservarli giocare, giocare con loro, prestare attenzione ai loro disegni, ai loro ragionamenti.

Su Aostasera mi occupo settimanalmente di cibo, il cibo è nutrimento per il corpo ma è anche e soprattutto nutrimento per l’anima; la convivialità legata ad esso è parte integrante del nostro essere umani ebbene, questa convivialità, per cause di forza maggiore indipendenti dal nostro volere è ora minata nella sua base fondante: lo stare insieme, vicini, uniti. Non lasciamoci prendere dal panico o dalla spavalderia, sopportiamo le ristrettezze sociali per il periodo necessario, per poi tornare tutti alla nostra vita di sempre.

La situazione è grave ma sappiamo che da ogni situazione di crisi si innescano infinite opportunità, impegnatevi a scorgerle, queste opportunità, decidete di coglierle e pensate più a ciò che di buono possa venire in futuro piuttosto che a ciò a cui dovrete rinunciare nel presente.

Un caro saluto a tutti e TENIAMO DURO.
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