Sabrina ed Il Frutteto sempre alla ricerca di novità
“Mai stare fermi”. Questo è un po’ il motto – imprenditoriale, ma non solo – di Sabrina Campese, che ha trasformato i suoi meleti in Il Frutteto, azienda agricola in cui mele, frutta, verdure e vino vengono venduti e trasformati.
Tutto nasce nel 2004: “Davo una mano ai miei genitori, che nella loro azienda avevano mele e bestiame”, racconta Sabrina. “Io e mio marito Corrado, che faceva l’autista di pullman ma si era un po’ stufato di quella vita, abbiamo rilevato il ramo relativo alle mele, e col tempo abbiamo modernizzato alcuni impianti. Ci siamo resi conto che tante mele non venivano vendute perché magari difettose, quindi abbiamo capito che bisognava innovare ed abbiamo costruito un laboratorio per la trasformazione”.
Vendita diretta e trasformazione, allora, hanno iniziato ad andare di pari passo: aceto, mele secche, succo, e confetture a base di mela – da quelle speziate con cannella e zenzero a quelle più golose con il cioccolato o più particolari con le noci o il Muscat de Chambave. “Abbiamo alcune vigne, produciamo Muscat, Muller Thurgau, Mayolet e Cornalin. I frutteti sono a Saint-Pierre, le vigne a Chambave e Villeneuve, in totale una decina di ettari”.
Nel 2011 Sabrina e Corrado vedono andare perso il loro raccolto a causa della grandinata, mentre un altro duro colpo è stato inferto nel 2017 con la gelata: “Ci siamo fatti parecchie domande, ed abbiamo capito che avremmo dovuto diversificare la produzione, perché perdendo il raccolto abbiamo perso tutta la parte di vendita ma anche quella di trasformazione: giusto o sbagliato che sia, la nostra scelta è di vendere e trasformare solo ed esclusivamente quello che produciamo noi stessi. Quando finisce una produzione, è finita: non andiamo a comprare, ad esempio, le fragole da altri per continuare la produzione di marmellata”.
Le patate prima e l’orto ed i frutteti poi hanno instradato un nuovo percorso per l’azienda agricola di Fénis, non solo con la vendita diretta ma anche con prodotti come la passata di pomodoro o “l’antipasto della nonna”, una sorta di giardiniera con le verdure degli orti. Le ultime novità, in ordine di tempo, sono le zucche: “Ne abbiamo tre tipi particolari. Una cedrina, che fuori sembra un’anguria e dentro è bianca, che si fa candita o in confettura. Poi c’è la zucca spaghetto che si cuoce al forno, si gratta con una forchetta e si formano dei filamenti da condire con un sugo molto saporito come la pasta. Ed infine la terza, la zucca Hokkaido, che lascia un retrogusto di castagna. Con queste ultime due ho realizzato anche delle confetture”.
Nei piani di Sabrina c’è l’idea di differenziarsi con sempre nuovi tipi di frutta o di verdura: “Bisogna fermarsi a ragionare e cercare sempre novità, non si può rimanere fermi. Anche la consegna a domicilio da questo punto di vista è stata un passo avanti: a marzo ha funzionato molto bene, così abbiamo pensato di riproporla anche adesso. La gente ci cerca, pur facendo i mercatini di Coldiretti e Campagna Amica. In questo periodo facciamo anche i cesti di Natale. Sono convinta che un’agricoltura sana, ben fatta, rappresenti un’eccellenza”.