Perché è così difficile cambiare le cattive abitudini?

29 Luglio 2019

Chi ha problemi di sovrappeso sa benissimo che dovrebbe mangiare di meno e fare più attività fisica, come chi fuma sa benissimo quali sono le conseguenze della nicotina, ma pur avendo tale consapevolezza i comportamenti malsani perdurano. Forse si è pure tentato con qualche dieta o restrizione di sigarette, ma nonostante le belle intenzioni … nulla si è concluso!
Nel mio lavoro la richiesta principale che mi viene fatta dai miei pazienti, è proprio quella di aiutarli a modificare il loro stile di vita, c’è chi si innervosisce per ogni cosa, chi si rende conto che è sempre lì a lamentarsi e si vede scappare la vita tra le mani, chi fa fatica a gestire i propri figli, chi continua a cadere in relazioni dannose, chi mangia troppo, chi è sempre in ansia, chi è sempre triste, chi è sempre sui social … ognuno ha la sua.

La gente si rende conto che sta sbagliando in qualcosa e che incappa spesso in comportamenti sbagliati, ma sa anche che non riesce a uscirne, e questo semplicemente perché ci ha già provato mille volte. La maggior parte di loro poi si sente in colpa perché si è sentito spesso dire dalle persone intorno a lui “dai puoi farcela, basta un po’ di volontà”, “ti manca la motivazione”, “dai non è possibile, forza!”
Come dico sempre a chi cerca il mio aiuto, se vuoi produrre un qualsiasi cambiamento nella propria vita, il primo passo da fare è conoscere il proprio nemico. In questo caso il nostro nemico è rappresentato dalle abitudini, ma cosa sono esattamente?

Per dare una definizione semplice, un’abitudine può essere vista come un automatismo, cioè una risposta comportamentale automatizzata in seguito ad uno stimolo. Nasce come conseguenza ad un segnale (luogo, situazione, stato d’animo, azioni precedenti appena compiuti …) e viene mantenuta in seguito ad un rinforzo, rappresentato dalla gratificazione o cessione di un disagio. Vi faccio un esempio: arrivo a casa, mi sento stanco, e in modo automatico, vado in cucina prendo qualcosa da mangiare, mi metto sul divano ed inizio a sgranocchiare, senza aver nessuno stimolo della fame oppure sto aspettando il mio turno alla posta, mi sto annoiando e, non sapendo cosa fare, mi rifugio nel telefonino o ancora bevo il caffè e senza rendermene conto accendo la sigaretta.
Ricordati che il sapere che stai sbagliando non è sufficiente, se non riesci a cambiare non si tratta di un problema di motivazione e tanto meno di forza di volontà.
Il vero problema non è che non vuoi, ma che non SAI come FARE per modificare le proprie cattive abitudini. Queste, essendo un automatismo, avvengono senza controllo, e nel momento in cui si vuole cambiare, necessariamente bisogna mettere un’intenzione, ed ecco qui la difficoltà: il nostro cervello lotterà contro, perché l’automatismo permette di agire con il minor sforzo possibile, il cambiamento invece richiede uno sforzo, un uso di energia che l’automatismo invece non necessita.

Quindi come fare?
Per creare un cambiamento bisogna avere un piano d’azione, costituito da obiettivi concreti, sia a lungo termine che a breve termine, apprendere a visualizzare il risultato e modificare il proprio dialogo interno, perché il nostro modo di parlarci, i nostri pensieri guidano inevitabilmente le nostre azioni.
Questo processo viene spiegato molto bene dal motto dell’YMCA (Young Men’s Christians Association) di Milwaukee:
– Stai attento ai tuoi pensieri, diventeranno parole
– Stai attento alle tue parole, diventeranno azioni
– Stai attento alle tue azioni, diventeranno abitudini
– Stai attento alle tue abitudini, diventeranno carattere
– Stai attento al tuo carattere, diventerà il tuo destino
Cambiare è possibile, cogli le piccole opportunità che la vita ti offre e agisci.

Per ulteriori informazioni:

Nicoletta Savoye

346 2203071

Riceve su appuntamento in località Amerique, 9 Quart

Sito web

Pagina Facebook

Exit mobile version