Coronavirus: la fase pandemica resta favorevole, ma aumenta la stima dell’Rt
La Valle d’Aosta è ancora apparentemente in una fase pandemica favorevole, con pochi nuovi casi positivi oltre a ricoveri e decessi in calo, probabilmente grazie al relativo isolamento dovuto al divieto degli spostamenti tra regioni recentemente prolungato oltre il mese di marzo, anche se in contrasto con la libertà di transito dalle vicine Francia e Svizzera.
Tuttavia l’aumento della stima di Rt e dei nuovi focolai, come risulta dal report dell’Istituto Superiore di Sanità aggiornato al 24 febbraio, fanno presagire un peggioramento in linea con l’andamento nazionale, quest’ultimo probabilmente dovuto al progressivo prevalere delle nuove varianti e forse alla stanchezza nel mantenere comportamenti individuali prudenziali dei quali non si vede la fine.
L’Rt ha infatti superato la soglia dell’unità (1,02): si noti che questa è una stima della media delle ultime due settimane, mentre la stima puntuale, sempre dallo stesso rapporto dell’ISS, era dello 0,95 alla data del 10 febbraio (0,92 il 3 dello stesso mese). È poi di oggi la notizia del secondo caso di variante B.1.7.7, quella inglese, in Valle.
A ieri il 92% delle dosi di vaccino distribuite alla Valle d’Aosta erano già state somministrate, ponendoci in pole position tra le regioni italiane. La percentuale negli over 80 comincia ad essere rilevante: il 30% ha iniziato la vaccinazione ed il 7% l’ha conclusa. Nella popolazione generale, rispetto al previsto target delle 80mila vaccinazioni, queste percentuali sono rispettivamente del 10 e del 6%. È probabile tuttavia che con le nuove varianti a maggior indice di contagiosità la cosiddetta immunità di gregge andrà innalzata di almeno 5-10 punti percentuali.
Arrivederci alla prossima settimana.