Che cosa vi manca?
E allora? Che cosa ne facciamo di questa montagna fatta e strafatta di alluvioni, competizioni e illusioni? Cosa ne facciamo di questo scrigno che ci si rivela ma non ci accontenta? Lo trasformiamo in un parco giochi per abbienti indisponenti oppure lo salvaguardiamo per pastori e ammiratori? Potremmo continuare a stuprarla dandola in mano ai privati, privandocene, oppure continuare a calpestarla come un’aiuola di città. Quassù il vento soffia ed entra da ogni fessura, marca la sua presenza come un cane ad ogni angolo, si fa intenso col passare delle ore, le nuvole corrono veloci e le stelle timidamente appaiono, il fuoco delle candele resiste agli spifferi del bivacco, ancora per poco. E’ l’amore a renderci così sensibili o forse è solo il senso di colpa? Col passare degli anni si diventa egoisti in montagna, la paura dell’altro che ha maltrattato il sentiero o sporcato il bivacco si fa grande in questo ambiente, si diventa gelosi della propria esperienza, invidiosi di quella degli altri perché sembra sempre migliore. I diari di bordo sono ormai pieni di vanità e profili Instagram, in pochi si confessano davvero, in tanti si palesano come conquistatori della carta, vaffanculo, non ce ne frega un cazzo che siete stati qui e quanto tempo ci avete messo, liberatevi piuttosto, di fronte ad un ambiente del genere non ci si può comportare come nei bagni dell’Autogrill. Veniteci, ma veniteci in silenzio, la performance tenetevela nel taschino e poi dimenticatela lì quando lavate i pantaloni. Avvicinatevi con pudore, ammirazione e se possibile con una bottiglia di vino e bella musica, avvicinatevi, avviciniamoci. La montagna per me è sempre stata specchio della società, non c’è spazio per timidezza e confini, non c’è spazio per regole imposte, conta il cuore e quello che si sente, come lo si sente, la montagna per me è sempre stata anarchia, nel senso più bello e unico del termine, un’ordine senza regole. Che cosa vi manca? Avete lo specchio in bagno per farvi belli, avete un lavoro per sentirvi utili, avete i centri commerciali e gli outlet per sfogare le vostre voglie di identità e riconoscenza, avete la bici elettrica e il culo pesante, avete le ferie e un televisore, avete le rate e il diritto al voto, avete un Dio in cui credere che nessuno ha mai visto, avete persino le guerre, avete le partite di calcio, ma soprattutto avete la libertà di scrivere qualsiasi puttanata sui social network, non è questa democrazia? Che cosa vi manca ancora? Io non lo so, ma questo mondo di vedere le cose mi fa abbastanza cagare, ogni giorno di più, e come dice un mio amico: facciamo i salti mortali e poi sono le cose semplici che funzionano.