La Russa e Tajani chiudono la campagna del Centro destra: “Qui c’è il futuro della Valle d’Aosta”

18 Settembre 2020

Il Centro destra Valle d’Aosta – la coalizione formata da Forza Italia e Fratelli d’Italia – chiude la sua campagna elettorale nel “salotto buono” di Aosta, in piazza Chanoux, ribadendo ciò che ha lanciato il giorno del suo comizio di apertura: crederci, arrivare fino in fondo. In una parola, vincere le Elezioni regionali e, perché no, le Comunali su Aosta.

A certificare ribadita convinzione è uno dei due “big”, ospiti del tardo pomeriggio aostano, quel Vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani che sfoggia nuovamente la sua padronanza del francese, aggiungendo però una piccola considerazione: “Non parlo patois – ha detto al microfono -, lo imparerò grazie alla nuova Presidente della Regione Emily Rini”.

Il Vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani

Battuta ad effetto, che Tajani rafforza: “Qui c’è il futuro della Valle d’Aosta, qui c’è il cambiamento. La vera Autonomia forte deve essere credibile anche a Roma e a Bruxelles. Anche qui serve un voto utile, e sono convinto che Emily Rini sia l’unica in grado di raccogliere una maggioranza in Consiglio regionale e dare stabilità e un buon governo a questa Regione”.

Poi il “mantra”, che echeggiava a fine agosto: “La Valle d’Aosta ha una grande opportunità. Torneremo qui a festeggiare la vittoria e la vittoria della Valle d’Aosta”, ha spiegato ancora il Vicepresidente azzurro.

Su tutto, comunque, aleggia ancora una volta ilgrande nodella Lega Vallée d’Aoste ad un’alleanza. Questione sulla quale si sofferma l’altro ospite della serata, il vice presidente del Senato in quota FdI Ignazio La Russa: “Eliminate le ‘querelles’ locali – ha spiegato -, le cose per le quali stiamo assieme a livello nazionale sono le stesse di questa Regione. Un successo del Centro destra farà bene alla Valle d’Aosta, un luogo che ha tanto da insegnare anche al resto del Paese. Voi potete essere un esempio per l’Italia intera, per come siete italiani e amate la vostra specificità”.

Discorso che affronta di striscio la Capolista alle Regionali – e Presidente del Consiglio Valle – Emily Rini, che si dice “possibilista”: “I programmi elettorali si ‘fanno scrivere’ – ha spiegato -, ma la differenza sta nell’avere la possibilità di realizzarli. Noi ce l’avevamo a portata di mano, ma le cose non sono andate così. Se i numeri, dopo le Elezioni, ci daranno ragione, ne avremo di nuovo la possibilità”.

Emily Rini, capolista del Centro destra VdA

Poi Rini si concentra nuovamente sul “qui e ora”: “Tra tante liste ‘pacioccate’ il nostro è un progetto serio e chiaro. Chi ci vota saprà esattamente per chi lo fa e cosa faremo dal giorno dopo. Gli ultimi anni di Consiglio Valle hanno dimostrato che non c’era volontà di affrontare i problemi ma solo quelli che riguardavano le poltrone. Io sono invece certa che il risultato arriverà, e che vinceremo”.

Se Rini è distensiva è il numero due di lista a mettere un po’ più di “pepe” al comizio, e con un obiettivo preciso: l’ex Presidente della Regione leghista Nicoletta Spelgatti.

Domenico Aloisi – già consigliere regionale tra gli anni ’80 e ’90 -, infatti, dà fuoco alle polveri: “Noi vogliamo un cambiamento politico in Valle d’Aosta, dopo che anni di gestione clientelare ha abbandonato le persone bisognose. La gente però ci chiede: ‘perché in tutta Italia il Centro destra è composto da tre forze politiche e qui solo da due?’. Avevamo una vittoria a portata di mano, ma per colpa dei dirigenti della Lega non siamo riusciti ad accordarci, e quella che chiamanola Papessa’ ha detto che con Forza Italia e Fratelli d’Italia non vogliono avere nulla a che fare”.

“Fumantino” all’apertura della campagna elettorale è invece Alberto Zucchi – coordinatore regionale di FdI – a chiamare calma, rivolgendosi direttamente ad Aloisi: “Tranquillo Domenico – dice avvicinandosi al microfono -, vinceremo lo stesso anche in due”. E aggiunge: “Ora noi vogliamo essere protagonisti di governo, non possiamo lasciare la Regione e Aosta a questi incapaci che le gestiscono ora. Vogliamo cambiare la storia e dare alla città e alla Valle d’Aosta ciò che meritano”.

Exit mobile version