Aggredita da pit-bull, il Gup dispone maxi-risarcimento
Si è chiuso con due condanne il processo seguito all’aggressione, nel novembre 2017, di una donna da parte di un pit-bull. Riqualificando il reato in lesioni colpose, il Gup Paolo De Paola ha inflitto due mesi di reclusione ad Agata Filippone, 44enne che quel giorno accompagnava il cane. L’altro imputato, Alex Alliod, 26enne proprietario dell’animale, è stato riconosciuto colpevole di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità e sanzionato con due mesi di arresto. Gli imputati avevano chiesto di essere giudicati con rito abbreviato.
Secondo le indagini, il cane – senza museruola – era sfuggito alla sua conduttrice nel centro di Aosta e si era avventato sulla passante. La donna aveva riportato profonde ferite al gomito e all’avambraccio destro, ritenute guaribili in 113 giorni, ma con la “possibile compromissione della piena funzionalità del braccio”. La sentenza nei confronti dei due accusati include anche un risarcimento di oltre 95mila euro per la vittima, costituitasi parte civile nel procedimento con l’avvocato Massimiliano Sciulli.
Il pm Luca Ceccanti, contestando le lesioni personali aggravate, aveva chiesto al Gup di condannare a due anni Filippone (difesa dall’avvocato Federico Barzagli), ritenendola conscia della pericolosità dell’animale, che aveva già accompagnato nel tempo. Nei confronti di Alliod (assistito dal legale Federico Parini) aveva quindi invocato due mesi di carcere, per non aver ottemperato a precedenti ordinanze del Sindaco di Aosta, contenenti varie prescrizioni per la conduzione del pit-bull, in ragione di tre episodi di morsicatura, tra il 2013 e il 2016.
Il Gup De Paola ha infine disposto la confisca del cane al suo proprietario e l’affidamento all’Avapa, l’associazione che gestisce il canile regionale.