Arrestati per i reati nei locali e per droga, scarcerati in due

04 Febbraio 2020

Con oggi, martedì 4 febbraio, sono comparsi dinanzi al Gip del Tribunale di Aosta, Giuseppe Colazingari, tutti e tre gli arrestati dalle forze dell’ordine valdostane negli scorsi giorni, per reati in alcuni locali pubblici e legati agli stupefacenti. Due di loro sono stati scarcerati, con l’applicazione di una diversa misura cautelare, mentre il terzo rimane per ora in cella e una decisione è attesa nei prossimi giorni.

Andrea Ammendolia, il 31enne aostano finito in manette, a seguito di investigazioni congiunte di Polizia e Carabinieri, per i furti di generi alimentari in cinque ristoranti del capoluogo regionale e per la rapina a mano armata alla pizzeria “La Rotonda” (episodi dal 15 al 26 gennaio), è stato portato stamane a Palazzo di giustizia per l’interrogatorio di garanzia. Assistito dall’avvocato Filippo Vaccino, ha risposto alle domande del giudice, riconoscendo solo parte degli episodi contestatigli.

Per Ammendolia – che è risultato aver lavorato in passato in alcuni dei locali bersagliati dai “colpi” e che è stato trovato, nelle perquisizioni seguite all’arresto operato venerdì scorso, in possesso della refurtiva (già restituita ai legittimi proprietari) – il difensore ha chiesto la sostituzione della custodia in carcere con i “domiciliari”. Il Gip si è riservato la decisione in merito. L’uomo era noto alle forze dell’ordine, anche se non per episodi del genere.

Poco prima, negli uffici del Giudice per le indagini preliminari era sfilata Nadia Mamjoud, 22enne domiciliata ad Aosta, per l’udienza conseguente all’arresto in flagranza di rapina impropria, in un bar di via Trottechien, nel centro storico di Aosta, nella notte tra sabato 1 e domenica 2 febbraio. Nel rispondere al magistrato, difesa a sua volta dall’avvocato Vaccino, ha sostanzialmente ammesso di essersi recata al locale – in cui era stata sorpresa dalla titolare, mentre cercava di fuggire con 80 euro in contanti ed alcune bibite – per commettere un furto.

La ragazza, che aveva anche ingaggiato una colluttazione con la donna che gestisce il bar (accorsa all’esercizio, perché allertata da una vicina che aveva sentito dei rumori e dal controllo delle telecamere nel locale), era stata fermata dagli agenti di una Volante giunta sul posto, che l’avevano pure trovata in possesso degli attrezzi usati “per forzare l’ingresso” da cui si era introdotta. Per lei, dopo aver convalidato l’arresto, il giudice ha accolto l’istanza difensiva di affievolimento del regime di custodia, disponendo la detenzione domiciliare a casa della sua famiglia.

E’ uscito dal carcere, in accoglimento dell’istanza dell’avvocato Giuseppe Gallizzi, che aveva chiesto una misura meno afflittiva della cella, anche Erion Cela, 26enne fermato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile, nel tardo pomeriggio di mercoledì 29 gennaio, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, perché trovato in possesso di poco meno di quattro grammi di cocaina, confezionati in cinque involucri. Per lui, convalidato l’arresto, il Gip ha disposto il divieto di dimora in tutti i comuni della Valle.

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