Assolti i due imputati a processo per il furto ad un anziano a Saint-Christophe
Assoluzione degli imputati per non aver commesso il fatto. E’ l’esito del processo, conclusosi oggi, martedì 1° giugno, nei confronti delle due persone che, la settimana scorsa, erano state arrestate dai Carabinieri con l’accusa di aver strappato dalle mani di un anziano 110 euro in contanti nel parcheggio di un supermercato di Saint-Christophe. E’ stato lo stesso rappresentante della Procura, il pm Luca Ceccanti, a sollecitare al giudice Paolo De Paola l’assoluzione di Gennaro Sorianiello (31 anni) e Giulio Caiazzo (40), affermata poco dopo con la lettura della sentenza.
Un’evoluzione tutt’altro che ardua da presupporre alla luce della precedente udienza, tenutasi sabato 29 maggio, quando – ritenendo insufficiente il quadro indiziario a carico degli imputati, chiamati a rispondere di furto con strappo aggravato – il magistrato aveva disposto la liberazione dei due fermati. In particolare, due elementi avevano condotto il giudice a tale decisione: l’assenza di testimoni diretti dell’attimo in cui era avvenuta la sottrazione del denaro e alcune titubanze della persona offesa nel riconoscere, negli arrestati, coloro che lo avevano avvicinato.
A difendere gli imputati erano gli avvocati Claudio Brero di Torino (per Caiazzo) e Ryan M. Herrmann di origini americane, ma con uno studio a Saint-Christophe (per Sorianiello). Le loro arringhe si sono concluse associandosi all’invocazione di assoluzione. L’arresto dei due era nato dal monitoraggio, avviato da diversi giorni dai Carabinieri, di venditori ambulanti di frutta e verdura che avvicinavano i clienti di supermercati per proporre loro la vendita di prodotti freschi. Un’attenzione innalzata dall’Arma a seguito di alcune segnalazioni di tentativi di truffa.
Venerdì scorso, 28 maggio, era stato un militare libero dal servizio a notare i due giovani nel parcheggio del “Lidl” di Saint-Christophe. Insospettito, aveva richiesto l’intervento dei colleghi e sul posto erano giunte due pattuglie del Nucleo operativo radiomobile. Erano così stati bloccati – pronti ad allontanarsi su un furgoncino – i due imputati, poi finiti in manette. A carico di entrambi risultavano episodi analoghi e sul mezzo i Carabinieri avevano trovato anche un migliaio di euro, ritenuti possibile frutto di “colpi” simili. Dal dibattimento, però, non sono emerse le prove “oltre ogni ragionevole dubbio” della loro responsabilità.