Bimbo morto in piscina, il pm chiede 8 mesi per ognuno dei cinque imputati

16 Aprile 2021

A quasi quattro anni dai fatti, volge in dirittura d’arrivo il processo sulla morte di Mohssin Ezzamal, il bambino di Aymavilles deceduto il 16 giugno 2017 in una vasca della piscina scoperta di Aosta, all’età di 8 anni. All’udienza di oggi, venerdì 16 aprile, ha avuto inizio la discussione tra le parti: il pm Luca Ceccanti ha chiesto al giudice monocratico Marco Tornatore di condannare i cinque imputati per omicidio colposo con 8 mesi di carcere ognuno.

Nel formulare la richiesta, il rappresentante dell’accusa ha considerato sia le attenuanti generiche, sia quelle derivanti dal risarcimento nei confronti della famiglia del piccolo. A processo con dibattimento ordinario, dopo che non avevano chiesto riti alternativi nell’udienza preliminare, vi sono l’adulto che accompagnava il bambino quel pomeriggio (Sandro Grisenti, 57 anni), il responsabile della gestione dell’impianto (Maurizio Fea, 50) e tre bagnini (Francesca Golisano e Girolamo Deraco, entrambi 29enni, e Federico Gottardi, 28enne).

Ad indagare sull’accaduto era stato il Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Mohssin non padroneggiava ancora perfettamente il nuoto ed aveva tentato di uscire dalla vasca, ma nessuno lo aveva notato. Del dramma si era accorto un ragazzo in acqua. Tuttavia, malgrado i vari tentativi di rianimazione effettuati dal 118 non c’era stato nulla da fare per il bimbo.

L’accertamento legale effettuato con incidente probatorio durante il procedimento (perché un precedente esame svolto era stato dichiarato inutilizzabile a processo dal Gup) aveva confermato l’annegamento quale causa della morte. La discussione, iniziata nel primo pomeriggio di oggi, con la requisitoria dell’accusa, verrà rinviata al prossimo 4 maggio per la prosecuzione delle arringhe dei difensori degli imputati.

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