Consulenza sulla discarica di Pompiod, 90 giorni per completarla
È stato conferito nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 11 dicembre, l’incarico all’ingegnere idraulico Claudio Mattalia di procedere, quale consulente della Procura di Aosta, alle campionature del suolo e alla caratterizzazione dei rifiuti della discarica di Pompiod, posta sotto sequestro dallo scorso 19 novembre da Guardia di finanza e Corpo forestale, nell’ambito dell’inchiesta per inquinamento ambientale e gestione illecita coordinata dal pm Eugenia Menichetti.
L’esperto – già “project manager” e direttore per interventi d’indagine, monitoraggio e bonifica di oltre 500 siti contaminati – ha a disposizione novanta giorni per completare la relazione finale. In particolare, il quesito postogli riguarda la tipologia dei rifiuti depositati ad Aymavilles. Dall’esito delle analisi, la Procura attende diverse risposte: anzitutto, la conferma alla tesi accusatoria per cui, per il 2018, siano state scaricate in discarica 1.150 tonnellate di rifiuti “speciali non pericolosi”, che non potevano essere accolti dal sito, perché destinato esclusivamente agli inerti.
Si parla, tra l’altro, di terra e rocce provenienti da siti di bonifica, situati fuori Valle (anche in Toscana e Lombardia). Intimamente legata a questa risposta, vi è l’altra che gli inquirenti cercano, cioè se le materie presenti, e le loro concentrazioni, generino rischi per la popolazione. La discarica sorge a poche centinaia di metri dalle abitazioni e da vigneti. Mattalia, oltre ad un esperto, viene considerato un profondo conoscitore del sito di Pompiod: sua fu la perizia effettuata all’inizio degli anni 2000, in occasione di una precedente inchiesta sulla discarica.
Alcuni difensori hanno proceduto, stamane, alla nomina di consulenti di parte (che potranno quindi prendere parte alle operazioni peritali) ed altri si sono riservati l’istanza di incidente probatorio (cioè la richiesta al giudice di nominare un perito cui affidare un quesito). Le persone iscritte nel registro degli indagati, ad ora, sono quattro.
Si tratta del responsabile della società di gestione “Ulisse 2017 srl” Umberto Cucchetti, del legale rappresentante di una società ad essa collegata Fabrizio Zandonatti, del precedente gestore Silvio Cuneaz e del dirigente regionale Ines Mancuso, competente per alcuni provvedimenti e deroghe emessi nel tempo sulla discarica. Assieme al sequestro probatorio della discarica, documentazione era stata sequestrata in varie perquisizioni.