Dominio web troppo simile a quello della Regione, imprenditore inibito dall’usarlo
L’imprenditore Marco Camilli, 63enne originario di Roma stabilitosi in Valle, è inibito dall’utilizzare, nella sua attività economica, il dominio web saintours.it. E’ quanto ha deciso la Sezione specializzata in materia d’impresa del Tribunale di Torino, cui si era rivolta la Regione, sostenendo che l’indirizzo internet registrato dalla controparte il 28 dicembre 2020 fosse eccessivamente simile (e, per questo, in grado di ingenerare confusione negli utenti) a quello lanciato dall’ente per l’edizione esclusivamente online della millenaria: lasaintours.it.
Con un primo decreto, adottato d’urgenza il 29 gennaio scorso in vista della “Foire”, il giudice Ludovico Sburlati aveva stabilito che Camilli non dovesse usare quell’indirizzo. Tale pronunciamento è stato confermato a seguito dell’udienza tenutasi giovedì scorso, 11 febbraio. In quella sede, l’editore aveva chiesto la revoca del decreto, ma il Tribunale non ha ritenuto abbia prodotto circostanze rilevanti, né argomentazioni adeguate a confutare le valutazioni alla base della prima decisione (l’ente aveva prodotto elementi considerati “idonei a dimostrare il rischio di confusione per il pubblico”).
Il giudice ha, inoltre, condannato Camilli a rimborsare alla Regione circa 6mila euro di spese di lite. Il decreto del Tribunale di Torino dovrà poi restare pubblicato, per 90 giorni, sulla pagina iniziale del sito al centro della querelle (l’amministrazione aveva chiesto che ciò avvenisse anche su altre pagine di cui l’imprenditore è titolare, ma questa istanza non è stata accolta dal Tribunale). Chiusa la fase cautelare del procedimento, sarà ora piazza Deffeyes a dover decidere se chiedere la fissazione di un’udienza per dirimere nel merito la questione, o se avviare un’interlocuzione con l’editore.